PAPA BERGOGLIO E GLI OMOSESSUALI

Poche ore fa, il cardinal Bergoglio, Arcivescovo di Buenos Aires, è stato eletto Papa, col nome di Francesco. La scelta del nome sembra essere un presagio di cambiamento, ma, se un cambiamento ci sarà, non riguarderà certamente il rapporto tra la Chiesa cattolica e gli omosessuali. 

Il cardinal Bergoglio si è trovato in posizioni di forte polemica col governo argentino sulla questione del matrimonio tra persone dello stesso sesso. Il 9 luglio 2010, pochi giorni prima della discussione della legge i sul matrimonio tra persone dello stesso sesso, i l cardinale primate ha indirizzato una lettera alle monache carmelitane di Buenos Aires in cui ha descritto il progetto di legge sul matrimonio tra omosessuali come “una mossa del Diavolo” e ha incoraggiato ad aderire alla “guerra di Dio” contro la possibilità che gli omosessuali possono sposarsi. L’ex presidente Nestor Kirchner ha criticato le “pressioni” della Chiesa su questo punto. La Presidente Cristina Fernandez de Kirchner ha accusato Bergoglio in termini forti, giudicando la posizione della Chiesa come “tipica del Medioevo e dell’Inquisizione”. 

Riporto qui di seguito il testo completo della lettera indirizzata dal cerdinal Beroglio alle monache carmelitane di Buenos Aires pochi giorni prima della discussione della legge sul matrimonio tra persone dello stesso sesso. Nella lettera si sottolinea che “Questa non è solo lotta politica ma è il tentativo di distruggere il piano di Dio”, e si giudica il progetto per consentire il matrimonio tra persone dello stesso sesso di origine diabolica, “una mossa del padre della menzogna.”

 

Testo della lettera

Scrivo queste righe a ciascuna di voi che siete nei quattro monasteri di Buenos Aires. Il popolo argentino si troverà ad affrontare nelle prossime settimane una situazione il cui esito può ferire gravemente la famiglia. Questo è il disegno di legge sul matrimonio tra persone dello stesso sesso.

La posta in gioco qui è l’identità e la sopravvivenza della famiglia: padre, madre e figli. La posta in gioco è la vita di tanti bambini che saranno discriminati in anticipo privandoli della crescita umana che Dio ha voluto che fosse data da un padre e da una madre. La posta in gioco è un rifiuto diretto della legge di Dio, che è anche inciso nei nostri cuori.

Mi ricordo di una frase di S. Teresa quando parla della sua malattia infantile. Dice che l’invidia del diavolo cercò di far pagare alla sua famiglia l’entrata al Carmelo di sua sorella maggiore. Anche qui opera l’invidia del diavolo, per la quale il peccato è entrato nel mondo, che cerca astutamente di distruggere l’immagine di Dio: l’uomo e la donna che hanno il compito di crescere, moltiplicarsi e soggiogare la terra. 

Cerchiamo di non essere ingenui: non è solo una lotta politica, è una pretesa di distruggere il piano di Dio. Non è solo un disegno di legge (questo è solo lo strumento), ma una “mossa” padre della menzogna che cerca di confondere e ingannare i figli di Dio.

Gesù ci dice che per difenderci contro questo accusatore bugiardo ci manderà lo Spirito di Verità. Oggi la patria, in questa situazione, ha bisogno dell’assistenza speciale dello Spirito Santo che ponga la luce della verità fra le tenebre dell’errore, ha bisogno di questo Avvocato per difenderci dal sortilegio di molti sofismi con cui si tenta di giustificare questo progetto di legge e che confondono e ingannano anche le persone di buona volontà.

Per questo mi rivolgo a voi per chiedere la preghiera e il sacrificio, le due armi invincibili che Santa Teresa diceva di possedere. Invocate il Signore affinché mandi il Suo Spirito ai senatori che devono dare il loro voto perché non siano mossi dall’errore o da particolari congiunture ma da ciò che la legge di natura e la legge di Dio indicano loro. Pregate per loro, per le loro famiglie che il Signore li assista, li rafforzi e li conforti. Pregate affinché facciano un gran bene alla patria.

Il disegno di legge sarà discusso al Senato dopo il 13 luglio. Guardiamo San Giuseppe, Maria e il Bambino e chiediamo loro con fervore di difendere la famiglia in Argentina in questo momento. Ricordiamoci di ciò che Dio stesso disse al suo popolo in un momento di grande sconforto, “la battaglia non è vostra, ma di Dio”. Possano essi soccorrere, difendere e unirsi a questa guerra di Dio.

Grazie per quello che farete in questa lotta per la Patria. E, per favore, vi chiedo anche di pregare per me. Gesù vi benedica la Santa Vergine abbia cura di voi.

Cordiali saluti,

Card. Jorge Mario Bergoglio SJ, Arcivescovo di Buenos Aires

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Se volete, potete partecipare alla discussione di questo post aperta sul Forum di Progetto Gay:

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PAPA BERGOGLIO E GLI OMOSESSUALIultima modifica: 2013-03-13T22:58:08+01:00da gayproject
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