DA ETERO PERPLESSO A GAY FELICE

Ciao Project,
sono un po’ di mesi che seguo progetto gay che è praticamente una realtà unica in tutta la rete e mi ha permesso di capire tante cose e di dare una risposta seria a tante domande. Mi chiamo Massimo, ho 29 anni, per mia fortuna ho un buon lavoro, che di questi tempi è una rarità, e vivo per conto mio in una piccola città del nord. Per accettare ci essere gay ci ho messo tanto, ho avuto due ragazze, la prima storia era una cosa di poco peso ma la seconda è stata importante. Avevo bisogno di un appoggio, mi sentivo solo, avevo 26 anni, quando è cominciata. Con questa ragazza mi sono un po’ lasciato andare, poi ho capito la ragione ma al momento non la capivo, ho avuto rapporti sessuali con lei ma in un modo molto strano, io non prendevo l’iniziativa, proprio non mi veniva in mente, era lei a fare tutto, io mi abbandonavo proprio passivamente e lei mi portava pure all’orgasmo. Le prime volte, è questo che ho capito dopo, mi sembrava importantissimo che io avessi l’erezione con una ragazza perché così allontanavo la paura di essere gay. Quando arrivavo all’orgasmo però me ne restava un senso di delusione, come se fosse una cosa del tutto stupida e in effetti per me era solo una reazione fisica. Lei al fatto che io arrivassi all’orgasmo dava molta importanza, se ne sentiva fiera. Solo pochissime volte sono stato io a stimolarla, ma mi ha dovuto in pratica insegnare tutto perché non avevo un’idea concreta di come una donna potesse eccitarsi. Penso che in genere un ragazzo di 26 anni sappia molto bene che cosa fare a una donna ma io non lo sapevo. Lei voleva che io provassi la penetrazione ma non l’ho mai fatto, un po’ per la paura che restasse incinta e un po’ perché per me non era affatto una cosa spontanea. Insomma secondo lei le cose andavano benissimo e io ero solo un po’ imbranato ma sapevo benissimo che non era così e che mi stavo costringendo, proprio come dici tu, stavo facendo un esperimento su me stesso per vedere se alla fine potevo adattarmi a vivere con una donna. Il fatto di fare sesso con lei mi dava comunque la sensazione di non essere gay e andavo avanti così, e qui è intervenuto il tuo blog, in effetti io allora avevo pure un’altra vita sessuale, cioè mi masturbavo ma sempre e solo guardando video gay oppure facendo fantasie su ragazzi incontrati in palestra. Francamente a queste cose, allora, non annettevo un grande significato, quando li guardavo dicevo a me stesso che lo facevo per fare confronti e basta, come fanno, credo, tutti i ragazzi etero e poi, tutto sommato, non succedeva nemmeno tanto spesso. Fantasie su ragazze non ne ho fatte mai ma allora mi sembrava ovvio e quasi meritorio dato che io una ragazza che faceva sesso con me ce l’avevo. Con la mia ragazza avevo un rapporto molto particolare anche perché i suoi non lo sapevano o almeno io non mi ero mai voluto fare conoscere dai suoi perché, penso, inconsciamente avevo paura di rimanere incastrato, gli amici invece lo sapevano, sia i suoi che i miei e, in fondo, che i miei amici lo sapessero, per me, era una cosa importante. A lei avevo detto una marea di cose strane sul fatto che non mi volevo sposare e che non volevo avere figli, queste cose a lei sembravano tutte assurde ed era sicurissima che sarebbe riuscita a farmi cambiare idea. Certe volte ho pensato che a lei di me come persona importasse molto poco e che per lei avesse importanza solo il fatto che io entrassi a completare il suo progetto di vita, però, diciamo che ormai fare sesso tra noi era diventata un’abitudine, io ci stavo a lei piaceva ma quando poi era finita non ci ripensavo più e in fondo non lo desideravo. Mi ricordo che quando stavamo insieme lei era totalmente concentrata sul sesso mentre io pensavo proprio ad altro e mi chiedevo che si stavo a fare lì. Non abbiamo mai parlato veramente di noi, ma sempre dei suoi progetti che in effetti non riguardavano noi come persone ma il nostro possibile apparire come coppia, andare qua, andare la, fare questo e fare quello. Mi stupiva che lei si sentisse innamorata ma secondo me ci si sentiva veramente. Un paio d’anni fa sono capitato per caso su progetto gay e mi sono messo a leggere. Più andavo avanti più mi si aprivano gli occhi. A un certo punto mi sono detto: ma allora sono veramente gay! Prima pensavo che il fatto che non io non avessi mai fatto quelle cose che si dice che siano tipiche dei gay fosse la prova evidente che non ero gay, tanto più che facevo sesso con una ragazza. Poi a forza di leggere il tuo blog quei ragionamento cominciavano a sembrarmi assurdi, ho cominciato a pensare seriemente al fatto che le fantasie sessuali sono una cosa seria e piano piano, diciamo, ho cominciato a vivere certe cose con più consapevolezza, ma al massimo potevo ritenermi bisex, quella era l’idea che mi ero fatto di me, ma poi anche quell’idea ha finito per andare in frantumi, però l’idea di essere gay non mi piaceva. Leggere il forum mi ha aiutato parecchio, però ormai il sesso con la mia ragazza era diventato un’abitudine e francamente pensavo che sarebbe stato comunque meglio di fare sesso con un uomo, cosa su cui fantasticavo ma ritenevo assolutamente impossibile, per me, come esperienza concreta. Diciamo che avevo raggiunto un equilibrio, un compromesso, certamente instabile però tranquillizzante. Poi da tre mesi a questa parte le cose sono cambiate, ho conosciuto un ragazzo di 21 anni per puro caso. È venuto dove lavoro e aveva degli affari da sbrogliare, erano cose piuttosto complicate e mi ha chiesto se potevo dargli una mano. Il modo come me lo ha chiesto e il suo aspetto mi hanno fatto venire un colpo al cuore. Sono rimasto incantato. Io avevo altro lavoro da fare ma l’ho fatto accomodare e ho chiuso la porta, ha cominciato a espormi i vari problemi e ho cercato di trovare proprio la soluzione migliore mettendoci il massimo impegno. Non tutte le pratiche si potevano sbrigare a vista, ci siamo incontrati di nuovo anche nei giorni successivi. Piano piano si è creato un clima meraviglioso. Andavo a lavorare solo per rivedere quel ragazzo. Di domande me ne sono fatte centomila e anche lui. Piano piano il clima si è sciolto, mi chiamava a casa per avere informazioni e si facevano sempre quattro chiacchiere che col lavoro non avevano nulla a che fare. Cercavamo entrambi di prolungare il più possibile la conversazione. A darci del tu ci abbiamo messo pochissimo, poi la prima pizza insieme e la prima serata passata a parlare in macchina, poi mi ha chiesto come avevo fatto io a capire e ad accettare, gli ho detto come stavano le cose senza nessun problema, è venuto tutto naturalissimo, e lui mi ha detto si sé e che pure lui aveva passato nottate intere a leggere i post del blog di Project. La sera che ci siamo detti tutto credo sia stata una cosa assolutamente irripetibile mi sentivo felice e anche lui. Quando lo guardavo negli occhi e lo vedevo sorridere mi sentivo l’uomo più felice del mondo, volevo abbracciarlo ma non avevo il coraggio e nemmeno lui, temevo che un contatto fisico anche minimo potesse fare svanire l’incantesimo. Ci siamo visti tutti i giorni per quasi tre mesi, poi mi ha detto che per lui era la prima volta e che avrebbe voluto fare l’amore con me, gli ho snocciolato tutte le mie paure, insistendo sul fatto della mia ragazza anche se francamente io desideravo stare solo vicino a lui. Con lui riuscivo a parlare di tutto anche delle mie fantasie sessuali. Certe volte mi sembrava impossibile che un ragazzo come lui potesse essere innamorato di me, ma era proprio così. Io verso di lui provavo un’attrazione sessuale fortissima ma soprattutto una tenerezza totale, gli volevo proprio bene come persona, lui mi faceva sentire amato, mi faceva sentire che mi voleva bene, si fidava totalmente di me, eravamo felici insieme e lo siamo tuttora. Project, quello che scrivi sull’affettività gay è verissimo. Ultimamente ho passato due giorni interi con lui e non penso che saprei più farne a meno. Da due settimane non vedo più la mia ragazza, a lei non ho potuto dire nulla e in fondo mi dispiace ma penso che non avrebbe capito. Quelle rare volte che avevamo avuto occasione di parlare dei gay aveva risposto come chi non si scandalizza ma con “quelli” proprio non vorrebbe avere nulla a che fare. Credo di non essere mai stato così felice come in questi giorni. Non è una questione di sesso, è che mi sento proprio totalmente innamorato di questo ragazzo. In tutto quello che fa e che dice non c’è mai stata una nota stonata e un ragazzo così si è innamorato di me! Ragazzi, io prima ero convinto che la mia vita sarebbe stata fare sesso etero in modo non partecipato e recitare come se fossi innamorato di una ragazza, pensavo che non avrei mai avuto un ragazzo, lo davo per scontato, e poi a 29 anni le possibilità diminuiscono, e invece no! Come dice Project, quando incontri il ragazzo giusto la vita ti cambia. E io al mio ragazzo voglio bene in modo totale, mi piace in tutti i sensi, proprio come persona, è buono dentro, è una ragazzo onesto e senza complessi stupidi. Lo voglio dire a tutti, non vi mettere in testa che l’amore non esiste e che non lo troverete perché quando meno te lo aspetti un ragazzo ti guarda negli occhi e la tua vita cambia! Un abbraccio a tutti quanti! E uno speciale a ta Project (adesso capisco proprio il senso profondo di quello che dicevi tu!)
Massimo

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Se volete, potete partecipare alla discuissione di questo post aperta sul Forum di Progetto Gay:

http://progettogayforum.altervista.org/viewtopic.php?f=19&t=512

DA ETERO PERPLESSO A GAY FELICEultima modifica: 2009-12-08T12:36:49+01:00da gayproject
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