SOGNI DI UN VECCHO GAY CHE SI REALIZZANO

Questo post è dedicato a nomeincodicevabene? che chiamerò semplicemente Codice.

Ciao Codice,

sento il bisogno di scrivere questo post per te, per dirti che sono felice di averti conosciuto. Ieri sera ti ho sentito felice come non mai e la cosa mi ha fatto bene allo spirito. La felicità si contagia! All’inizio il nostro dialogo sembrava difficile ma poi è diventato entusiasmante e ho ritrovato in molte delle cose che mi hai detto modi di reagire e di vedere la vita che sento molto affini ai miei. In effetti il post sui Miti Gay l’ho scritto sulla spinta delle cose che ci siamo detti in chat. Mi piace molto il tuo atteggiamento di fronte all’amore, un atteggiamento “senza calcolo” senza “do un des” senza l’idea dell’amore come investimento dal quale si deve ottenere un risultato per sé. Questa strada, che probabilmente è proprio la tua, perché ieri sera eri un’esplosione di felicità, in altri tempi è stata la mia e lo è anche ora. Ho visto che hai introdotto nel tuo avatar msn la frase di Baldwin “qui non c’è nulla da decidere ma tutto da accettare”, quella frase è per me un principio morale fondamentale, è l’unica strada vera verso la felicità che si conquista solo attraverso la felicità dell’altro, qualunque essa sia. Quello che ho visto di te ieri sera: il tuo non venire meno quando il tuo ragazzo ha bisogno della tua presenza “per qualunque motivo”, il tuo mettere da parte le esitazioni, prendere il telefono e chiamarlo quando pensi che lui non sia sereno, il tuo non pretendere e non aspettarti nulla in cambio mi sembrano cose meravigliose. Sono cose difficili è richiedono uno sforzo morale diretto verso il ragazzo che ami e non verso te stesso, sono dimensioni di amore vero, cioè di amore altruistico in cui la “sua” sofferenza è la “tua” sofferenza e la “sua” felicità” è la tua felicità. E’ l’idea, difficilissima da accettare ma profondamente seria, di non pretendere di essere per forza il numero uno per il tuo ragazzo, se questo non è possibile, e di accettare di essere anche il numero due, perché essere veramente il numero due per la persona che ami è comunque una cosa grande e poi ci sono tanti modi di amare e di essere amati. In effetti, c’è un solo criterio per capire veramente quello che vuoi ed è la felicità che provi quando metti in pratica le tue scelte. Ci sono cose che sembrano intelligenti e razionali, ma ti lasciano dentro un senso di vuoto e di miseria affettiva profonda, un senso di insoddisfazione profonda, e ci sono cose che sembrano assurde ad un’analisi razionale ma ti danno momenti di felicità totale, quei momenti ti indicano senza ombra di dubbio la tua strada e da quello che ho visto ieri sera penso che la tua vita senza il ragazzo che ami sarebbe per te una sofferenza terribile. E adesso vengo a me. Per un vecchio gay come me, incontrare ragazzi che si sentono felici di essere gay e che la loro felicità la stanno costruendo in un modo serio è la cosa più bella che ci possa essere. Io in qualche modo partecipo alla tua felicità, quando ti sento sereno, quando vedo che sei su di spirito, la cosa mi riempie di entusiasmo e, francamente, ieri mi sono sentito profondamente felice. Codice!!! La felicità esiste! La vita ha senso e deve essere vissuta ai livelli più alti, con amore, senza pensare a se stessi, ma cercando di costruire prima di tutto la felicità del ragazzo che si ama. Come tu stesso dici, la sua voce, il suo sorriso, il sapere che sta bene o almeno meglio, sono la più grande ricompensa che esista, sono cose che ti riempiono il cuore al di là di ogni calcolo stupido. Codice!!! Innamorarsi è bellissimo e tu lo sai bene!!! Grazie dei momenti di felicità che mi hai fatto provare!

SOGNI DI UN VECCHO GAY CHE SI REALIZZANOultima modifica: 2007-11-04T10:44:32+01:00da gayproject
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2 pensieri su “SOGNI DI UN VECCHO GAY CHE SI REALIZZANO

  1. Inutile nasconderlo, leggere questo post mi ha commosso. Mi ha commosso e mi tremano le mani mentre scrivo perchè sento davvero d’aver trovato qualcuno che mi comprenda.
    E si, è a te che devo questa mia felicità; senza di te sarei rimasto in quel buio che mi stava opprimendo, mentre tu nonostante tutto mi hai aperto gli occhi e mi hai fatto capire quello che voglio veramente per me: e non voglio altro che la felicità del ragazzo che amo, anche se questa non sarà insieme!
    La frase di Baldwin la sento sotto ogni suo aspetto mia e la terrò stretta.

    Grazie, grazie mille volte.
    Codice

  2. Ciao. Ufficio ore 14.20 del 05.11.2007

    Colleghi. Rumore. Ma tanto tanto silenzio dentro.

    Capito per caso su questo blog. NOn so a chi appartenga e forse non mi importa.

    Leggo.

    Silenzio.

    E poi nulla mi andava di dirvi che credo che qusta sia l’unica forma d’amore che possa degnamente chimarsi tale.

    NOn mi tremano le mani come a codice (non so chi tu sia, ma un salto anche a te), ma tremo un pò dentro.

    Forse un pò di più di un “pò”.

    Avete riempito una decina di minuti del mio silenzio.

    Grazie

    Javier

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