IL SE’

Osservo la solitudine

quasi dal di fuori,

come un teorema

generale

che neppure

mi distingue,

mi percepisco

oggetto,

cosa,

apparenza

forse, soltanto.

Altri affermano,

come se qualcosa

fosse loro,

si definiscono,

si percepiscono

riassunti in un’idea,

in un bisogno di identità,

in un tentativo

di rimanere

o d’essere soltanto

vivi.

Sembra una lotta

contro quel sé

indefinito,

neutro, che pure

t’aiuta a non soffrire,

che ti fa accettare

d’essere qualunque cosa,

perfino di non essere.

Sono perplesso,

e fino a questo punto,

in fondo,

non so che cosa sia

la sofferenza.

 

28/10/2006

IL SE’ultima modifica: 2007-10-04T21:05:00+02:00da gayproject
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