BLOG NON DICHIARATAMENTE GAY

Sono andato a leggere il blog di un lettore di “progetto gay”, non lo cito perché il rispetto della privacy deve essere la mia prima preoccupazione. Con l’autore del blog avevo scambiato qualche battuta e, molto ingenuamente, pensavo di avere capito qualcosa di lui, lo ritenevo sotto diversi aspetti un po’ lontano del mio modo di vedere il mondo. Quanto si può essere stupidi e quanto pesano i pregiudizi! Insomma apro, leggo in ora notturna perché nessuno mi disturbi e mi si apre un mondo. Prima di cominciare avevo dato un’occhiata rapida al blog per vedere quanto fosse lungo perché lo volendo leggere tutto, non era lunghissimo, ma sulla base del mio pregiudizio, valutandolo in termini di tempo necessario, mi sembrava fin troppo lungo, poi ho cominciato a leggere. La prima osservazione che mi è venuta in testa è stata: “queste sono cose vere!” effettivamente la dimensione era un po’ astratta, diciamo così generica e, almeno a prima vista, permetteva due letture alternative, una etero e una gay. Io sapevo quale fosse la chiave giusta di lettura perchè il proprietario del blog me lo aveva detto, quindi per me la lettura è stata facile. In realtà alcuni elementi di tipo grammaticale, sparsi qua e là, e qualche precisazione concernente il pronome “lei” da non intendere come “la mia fidanzata” permettevano comunque di dare un’interpretazione corretta delle cose ma quello che mi ha stupito è che i lettori del blog del quale sto parlando, che avevano lasciato lì i loro commenti, erano praticamente tutte ragazze e tutte davano una lettura etero di quel blog. L’autore aveva scelto, come onestamente devo dire di aver fatto io stesso in diverse situazioni analoghe una linea editoriale di ambiguità. Di fronte a commenti che presupponevano una chiave di lettura etero del blog, l’autore o si teneva sulle generali o rispondeva con altri commenti tali però da essere fraintesi a loro volta. Una domanda mi sono posto: che cosa si riproponeva l’autore da un blog come quello, che io considero non un blog pseudo-etero o un blog ambiguo, ma un tipico blog “non dichiaratamente gay”? Lo dico perché in quella tecnica di scrittura e in quelle risposte, spontanee e reticenti nello stesso tempo, mi sono ritrovato pienamente, ho fatto esattamente le stesse cose per moltissimo tempo. Anch’io ho scritto blog diciamo così ambigui, seminando qua e là come Pollicino qualche segnale che permettesse di arrivare alla chiave giusta di lettura, ma come è capitato all’autore del blog di cui stiamo parlando, nessuno ha mai interpretato correttamente quei segnali. Ma c’è di più, la mia lettura, iniziata con piglio filologico, come se uno stesse cercando chissà che cosa, man mano che andava avanti si faceva più gradevole e io provavo quasi la sensazione di conoscere l’autore del blog, di parlarci e quello che leggevo mi sembrava anche molto mio, molto più vicino di quanto avessi immaginato prima. Sono rimasto colpito dalla spontaneità con la quale l’autore era capace di mantenersi su due livelli paralleli ma separati di discorso. In altre parole il discorso era sostanzialmente cifrato pur mantenendo una spontaneità sostanziale, segno di una raffinata arte nel confezionare discorsi con due livelli diversi di ricezione possibile, modo di fare questo che riconosco anche tipicamente mio. La lettura è andata avanti in modo sempre più gradevole, l’ho già detto, mi sembrava di conoscere l’autore di quel blog, avevo il piacere di leggere oltre, quando sono arrivato alla fine ci sono rimasto male per il rammarico che fosse già finito. Le impressioni preconcette erano state completamente capovolte, perché raccontarsi ha un senso che va molto al di là del discorso logico e ho pensato che le affinità tra me e l’autore di quel blog sono sostanziali e che la mia vita non è stata e probabilmente non è nemmeno ora sostanzialmente diversa dalla sua. Quello che ho trovato in quel blog è la vita vera di un ragazzo gay, ma il blog non si riduce solo alla dimensione gay ma dà un bellissimo ritratto a tutto tondo della persona. In questi giorni sto facendo delle esperienze per me nuovissime e mi sento felice di esistere ed era una cosa che prima non mi capitava mai, e anche la lettura di quel blog è una parte della mia felicità.

BLOG NON DICHIARATAMENTE GAYultima modifica: 2007-09-18T07:06:56+02:00da gayproject
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Un pensiero su “BLOG NON DICHIARATAMENTE GAY

  1. Noto con piacere che non sei solo un lettore attento e partecipe,ma anche e sopratutto “acuto”.
    Le tue osservazioni sul mio blog non solo mi fanno estremamente piacere,ma colgono perfettamente lo spirito con il quale è stato creato.
    Non è cosa da tutti riuscire a spingersi verso una tale soglia di comprensione,anche se è vero che il mio modo di scrivere fornisce comunque diversi elementi di interpretazione.
    Sarebbe fin troppo semplice scrivere in modo ambiguo e allo stesso tempo affascinante,ma non è quella la strada che ho deciso di seguire:il mio blog è (e deve sempre essere) prima di tutto una sorta di diario nel quale esprimere le mie idee e i miei pensieri ma anche,essendo di dominio publico,un mezzo con il quale mostrare un po’ di me stesso a chi legge.
    Ciò non significa che mi debba completamente denudare raccontando ogni più piccolo dettaglio della mia vita privata,ma condividere un po’ del mio vissuto con gli altri è comunque un’esperienza che può essere stimolante,a patto che non diventi una droga e che non mi impedisca di essere sempre e comunque me stesso.
    Il fatto che il linguaggio da me usato sia cifrato ma allo stesso tempo spontaneo (cosa che tu hai capito al volo e ne son felice!) permette al sottoscritto di dire tutto ciò che vuole e allo stesso tempo “difendersi” da argomenti e questioni che non voglio siano sviscerate o che,se devono essere raccontate,meritano un approfondimento maggiore rispetto al contesto nel quale sarebbero state inserite.
    Per farla breve:se un post parla della difficoltà dell’essere sempre e comunque sinceri con il partner,non vedo perchè sia importante specificare che il partner è un uomo!
    Quando avrò il bisogno (o anche solo la voglia) di parlare più esplicitamente della mia sessualità lo farò con chiarezza,senza far diventare il mio blog gaycentrico ma,allo stesso tempo,sciogliendo finalmente ogni dubbio (?).
    Finora non ne ho sentito il bisogno,ma è chiaro che prima o poi toccherò questo importante tema.
    Lo stimolo c’era già stato un paio di settimane fa dopo la visione di un film,ma poi son successe tante cose che hanno avuto la precedenza sulla questione.
    Spero di risentirti presto e vedi che sei vuoi rivelare il nome del mio blog sul tuo per me non c’è nessun problema,anzi…
    se qualcun altro ha voglia di leggerselo non può che farmi piacere,fermorestando che è il blog di un ragazzo e non necessariamente un blog a tema.
    Comunque è vero,tutto ciò che hai letto mi appartiene in prima persona e credo contribuisca a dare un’immagine ben precisa della mia persona,sebbene filtrata dagli umori,dagli eventi o anche semplicemente dai movimenti delle macchie solari o dalle onde radio trasmesse a bassa frequenza (eh?!?).
    Grazie della tua attenzione e se ci credi e ti fa star bene,continua il tuo interessante progetto virtuale.
    Alla prossima!

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