SCORAGGIAMENTO GAY

Ci sono momenti nella vita di un uomo in cui ci si rende conto di avere sbagliato tutto, momenti in cui alcune cose che ti sembravano bellissime e fondamentali ti appaiono sotto una luce più realistica per quello che sono, ti senti inadeguato distrutto da un combattimento quotidiano che finisce per toglierti la serenità, ti trovi di fronte a cose più grandi di te che non riesci a gestire, hai la netta impressione di restare subissato da una marea di problemi e di situazioni delle quali non puoi che prendere atto, problemi più grandi di te, per i quali non basta il coraggio. Ho avviato il progetto col desiderio di conoscere persone, di impegnarmi in un dialogo che sentivo necessario ma, semplicemente, non avevo capito quanto il dialogo è in realtà difficile e quanto il mio coraggio fosse solo frutto della inconsapevolezza di quello che avrei trovato. Non ce l’ho con nessuno, se non con me stesso, per aver pensato di poter fare quello che altri non avevano fatto, per essermi creduto capace di fare qualcosa di positivo, ma l’esito è un solo, un senso di totale inadeguatezza di fronte a una marea di cose incontrollabili, a una marea di esigenze alle quali non posso dare risposta a una marea di conflitti ai quali semplicemente non c’è soluzione. Non è la prima volta, nella gestione di Progetto Gay, che mi trovo in momenti di difficoltà e di scoraggiamento, ma oggi il senso di inadeguatezza è veramente asfissiante per una somma di situazioni che non riesco a gestire. Vedendo da vicino il mondo gay mi sono reso conto di che cosa è veramente e il mio senso di smarrimento è aumentato a dismisura, vedo ogni giorno come sia difficile comunicare, quanto diversi e spesso inconciliabili siano i modi di vedere la vita delle persone che incontro, quanto disperato bisogno di affetto ci sia, quanto disperato bisogno di non essere soli e nello stesso tempo quanto sia arduo, se non impossibile, costruire un seppur minimo frammento di dialogo, anche quando ci si prova da tutte e due le parti, anche quando ci si prova seriamente da tutte e due le parti. E ho visto quanta sofferenza ci possa essere in situazioni che probabilmente non avranno nessuna soluzione, quanta angoscia ci possa essere nel sentirsi al limite della tentazione di abbandonarsi alla deriva, e di fronte a tutte queste cose, l’ho imparato in pratica negli ultimi quindici giorni, non c’è assolutamente niente da fare. Arrivo alla terribile constatazione che inevitabilmente ognuno va per la sua strada e che ogni tentativo di dialogo è frutto solo dell’ingenuità del non averlo capito. Mi trovo di fronte a problemi troppo grossi, a situazioni troppo difficili. Provo solo un profondo desiderio di fuggire davanti a tutte le cose che non riesco a gestire. Capisco perfettamente quelli che scappano, quelli che rinunciano, quelli che cercano di salvarsi nel piccolo del privato perché il senso di frustrazione è enorme e l’idea di potere influire anche in modo minimo sulla vita di altre persone è pericolosissima perché comporta un’assunzione di responsabilità che finisce per schiacciare. Un blog, salvo i commenti, è un ambiente controllato da una sola persona, in qualche modo è una forma di espressione unilaterale, anche un blog può fare danni, ma chi lo scrive non li vede. Un forum è molto più pericoloso perché al di là dello scambio in dimensione pubblica crea una catena incontrollabile di rapporti di tipo privato. Una chat poi è uno strumento che può realmente essere terribile, perché può creare illusioni, delusioni, fraintendimenti, può alimentare meccanismi psicologici incredibili e ingestibili. Sono molto seriamente tentato di chiudere definitivamente e in toto l’esperienza di Progetto Gay o di lasciare, se mai, in piedi solo i blog con la moderazione preventiva dei commenti. Sono stanchissimo e soprattutto non ce la faccio a reggere questi ritmi. Per oggi non aprirò la chat msn né quella di C6. Non mandatemi messaggi personali nel forum perché la casella è piena e non la svuoterò. Se volete, usate la posta all’indirizzo corrispondente al mio contatto msn.

SCORAGGIAMENTO GAYultima modifica: 2008-02-26T11:15:06+01:00da gayproject
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9 pensieri su “SCORAGGIAMENTO GAY

  1. Ehi…che succede? Quante volte devo ripeterti che non siamo qui per catturare il senso infimo della vita. Non vorrei mai che progetto gay non ci fosse più, non puoi toglierci la parola; qui ci confrontiamo con le nostre esperienze, le nostre emozioni e spesso abbiamo trovato delle soluzioni dentro noi stessi grazie a questo blog.
    Forse pretendi troppo da te stesso, forse pretendi di dare un senso alla vita che spesso sfugge, ma è giusto che sia così,
    perchè siamo liberi di scontrarci con la vita così com’è, e non è sempre rose e fiori; possiamo tentare di migliorarla ma non possiamo coglierla totalmente nel suo senso più assoluto, perchè siamo liberi di viverla.
    Detto questo ti abbraccio, so che hai ancora molte cose da dire, molte cose da fare per questo progetto, ti aspettiamo
    tutti, sono contento di questi tuoi momenti di turbamento,
    vuol dire che ti stai ricaricando e rinnovando.
    Non sono stato molto presente ultimamente per vari motivi,
    ma ti tengo sottocchio e ti sbircio.
    Salvatore.

  2. Non so le ragioni che ti hanno spinto a scrivere questo messaggio però il motivo per il quale ammiro questo blog è che ci sia la possibilità di condividere storie in maniera seria.
    Hai creato un importante punto di riferimento nonchè di aggregazione.
    E’ chiaro che siamo tutti diversi e che ragioniamo in maniera diversa. Grazie a Dio.

  3. Non puoi chiuderci la casa … non puoi buttarci tutti per strada … senza un posto dove andare e trovarci … lo so che non lo farai … e poi lo sai che non sei solo … hai noi … forse divremmo semplicemente parlare a volte di meno ed acsoltarci di più ….

  4. Non ci credo, a queste tue parole. Mi hai aiutato in una situazione difficile resa ancora più difficile da quello che sai, e ti sento dire che non ce la fai? Due tue parole sono bastate ad aprirmi gli occhi. Sono io che ho sempre avuto paura, sono io che lotto contro le tentazioni (alle quali non ho ceduto,sia inteso), sono io che ho paura a reagire e ad iniziare qualcosa, non sei tu…..comunque sia, ti tengo d’occhio anche io….i momenti di scoramento e stanchezza ci sono.Te lo dico io: FORZA!!!!;-).Ciao.Barbara

  5. Sinceramente capisco che un progetto come questo sia impegnativo e non sempre facile da gestire.
    Se a tutto questo aggiungiamo che esistono centinaia di sensibilità e modi di intendere/volere,direi che possiamo facilmente renderci conto delle difficoltà che si possono riscontrare.
    L’unica cosa da fare,e parlo in modo generico perchè non so da dove nasce questo sfogo,è accettare i limiti che un compito come questo comporta.
    Limiti di tempo (una persona ha diritto di vivere secondo i giusti ritmi e tenendo conto dei propri impegni e delle proprie necessità) e umani.
    Non tutte le persone vogliono/possono essere aiutate,non tutte si dimostrano ragionevolmenti disponibili al dialogo/appoggio (che comunque non può/deve essere mai eccessivamente pretenzioso e,peggio ancora,unilaterale) e,cosa da non sottovalutare,non tutte possono andar daccordo con noi e con la nostra visione delle cose.
    Ad ogni modo mi piacerebbe un approfondimento serio su questo tuo sfogo x capire davvero cosa non va.
    Visto che dai tanto spazio alle storie degli altri,è giusto che ora possa raccontare anche la tua e vedere come la pensano i vari utenti.
    Un abbraccio

  6. Ciao Project,
    come ben vedi sono stato parecchio assente ultimamente, e continuerò ad esserlo almeno per un po’. E’ un momentaccio per me, per i motivi che ben conosci. Avevo afferrato con tanto entusiasmo due pugni di sabbia… sappiamo tutti aprendo le mani cosa si trova quando poi si aprono le mani: pochi granelli, disillusione e spesso, ferite profonde.
    Uno scoraggiato che prova ad aiutarne un altro, fa quasi tenerezza, ma ci proverò: tutti ti abbiam sempre detto quanto sia importante quello che hai fatto e che continui a fare. Quello che hai avuto modo di vedere è niente di più che uno spaccato del mondo. Solamente l’hai visto in buona parte del suo spettro e in maniera più intensa e concentrata di quello che non si faccia altrimenti. Forse hai visto anche la parte del mondo e dell’universo gay, più complicata, quella con più dubbi, questioni, problemi. Gli altri probabilmente vengono meno spesso su questo blog.
    Fai passare anche questo momento in cui senti la fatica di quello che stai facendo e poi rimonta in sella… sai che i tuoi cuccioli ti stanno comunque vicini.

  7. Dialogare e confrontarsi è forse paradossalmente una delle cose più difficile nell’omosessualità. Solo grazie alla condivisione di storie ed esperienze si cresce e internet con le sue odiose chat e i siti pornografici spesso (ed incomprensibilmente) non da spazio alla nostra vera vita.
    Siti come gay.it o altri sono spazi commerciali che ci usano come target per vendere pornografia o simili cose, chat, forum servono solo a trovare sesso e odiosa/periocolosa promosicuità.
    Qui è tutto è diverso. Su un altro livello, oserei dire NORMALE.
    Non si smette mai di imparare.

  8. Ciao progettista,
    mi dispiace aver letto un intervento come questo.
    Mi dispiace molto, infatti, sentire queste cose da te che con il tuo lavoro che porti avanti su questo sito sei diventato un punto di riferimento per me e per altri, come posso chiaramente leggere dai commenti precedenti.
    Non ti devi sentire in colpa per cose, fatti, avvenimenti
    che non dipendono direttamente da te.
    Ho notato che cerchi in tutti i modi di cercare di risolvere
    i problemi degli altri, ciò purtroppo non sempre è facile ed immediato. Non ti devi sentire in colpa per questo. Già è tanto
    l’impegno che dedichi a tutti noi.
    Per me l’accedere a questo sito, leggere le storie che riporti, i racconti, in modo principale quello di Andy e Marco, è già tanto.
    Spero di sentirti a presto e di buon umore.
    Francesco

  9. Questo spazio è fantastico e spero che, nonstante l’abbattimento momentaneo, tu possa continuare a portare avanti questo progetto con coraggio e amore come mi pare sia stato fatto fino a questo momento…Questo sito non solo mi ha dato una speranza ma soprattutto una certezza,la certezza che esistono ragazzi e ragazze,uomini e donne omosessuali che si impegnano al massimo per costruire e vivere una vita serena…Persone che ai vuoti stereotipi propangadati su tanti fronti(“comunità gay” in primis)preferiscono la realtà,un mondo che parta dai noi e dal nostro autentico valore…
    Con stima,affetto e gratitudine
    Ale

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