IL PROCESSO AD OSCAR WILDE 3

L’ultima fase di questo spiacevole affare si svolse dal 22 al 25 maggio. Alle ultime udienze, Wilde si mostrò molto abbattuto: Il suo coraggio e la sua arroganza dei primi tempi, il suo crollo rispetto al primo processo in corte d’assise avevano dato spazio a un atteggiamento serio e un po’ prostrato. A Londra si pensava che il suo stato … Continua a leggere

IL PROCESSO AD OSCAR WILDE 2

È questo [quello riportato nel precedente post], riassunto dal Times, il secondo atto di questo processo, che al momento era ben lungi dall’essere terminato. Il terzo atto si svolge davanti alla corte d’assise. Gli stessi fatti immorali sono rimproverati a Wilde. Il suo avvocato Edward Clarke fa una difesa tanto abile quanto è possibile dimostrando lo scarso valore delle persone … Continua a leggere

GAY E STEREOTIPI DI ORIGINE MEDICA

Riporto qui di seguito il breve saggio che ho preposto al “Romanzo di un invertito nato” da poco pubblicato della Biblioteca di Progetto Gay: http://gayproject.altervista.org/romanzo.pdf __________ Michel Foucault, nell’anno accademico 1974-75 e precisamente da gennaio a marzo 1975, tenne al Collège de France un corso intitolato Gli Anormali.[1] Foucault affronta il problema degli individui pericolosi, che nel XIX secolo erano … Continua a leggere

IL ROMANZO DI UN IN INVERTITO NATO (ottava e nona parte)

Voi avete già indovinato che amo la buona cucina tanto quanto lo stesso Brillat-Savarin. Io non mangio molto ma adoro i vini squisiti, anche quelli che non mi sembrano tali, purché abbiano un nome celebre e costino cari. Ho una passione per la selvaggina e i fagiani e qualsiasi volatile molto frollato fa la mia delizia. Amo i formaggi più … Continua a leggere

IL ROMANZO DI UN IN INVERTITO NATO (settima parte)

Dopo la resistenza della prima volta e di molte altre ancora, ha rinunciato quasi completamente a possedermi totalmente come lui avrebbe voluto e come io stesso avrei desiderato, senza il dolore atroce che ho provato in quei tentativi che non hanno mai portato a nulla a causa della estrema delicatezza del mio corpo. Per essergli gradito soffro pure un poco, … Continua a leggere

IL ROMANZO DI UN INVERTITO NATO (sesta parte)

Ebbi poi un’avventura con un giovane spagnolo che fece per me quello che io avevo fatto con gli altri. Mi seguiva dappertutto durante un lungo periodo, restava lunghe ore sotto il mio balcone e passeggiava sulla riva quando c’ero io. Io feci la sua conoscenza e lui mi mostrò la più appassionata amicizia. Lo feci venire qualche volta a casa … Continua a leggere

IL ROMANZO DI UN INVERTITO NATO (quinta parte)

Post scriptum . – Secondo documento IV . – Nuove confessioni. Ho appena letto stamattina le pagine terminate ieri sera. Non ho fatto del resto che scorrerle; ho provato a gettarle nel fuoco, non l’ho fatto, cosa che avrei rimpianto molto: quelle pagine possono aver un qualche interesse per voi. Per questa stessa ragione, sto per riempire una lacuna che … Continua a leggere

IL ROMANZO DI UN INVERTITO NATO (quarta parte)

L’indomani, quando ci alzammo, non osavamo scambiarci un solo sguardo, la vergogna era subentrata momentaneamente ai nostri folli ardori e l’aria fresca del mattino ci aveva fatto smaltire la sbornia. Per tutta la mattina non scambiammo che qualche parola ma la sera, dopo che andammo a letto, soli nell’oscurità profonda, il desiderio mi assalì di nuovo, mi alzai trattenendo il … Continua a leggere

IL ROMANZO DI UN INVERTITO NATO (terza parte)

IL ROMANZO DI UN INVERTITO NATO (terza parte) III. – Giovinezza. – Primi atti. Mi ero molto affezionato ad un magnifico ragazzo, che era da qualche tempo palafreniere nella nostra scuderia. Era veramente magnifico, con dei piccoli baffetti castani. Era di taglia media, robusto e molto ben fatto. Io gli portavo di nascosto delle sigarette che sottraevo nel locale in … Continua a leggere

IL ROMANZO DI UN INVERTITO NATO (seconda parte)

Infanzia. – Prime deviazioni A cinque anni mi mandarono a scuola ma non ci rimasi che per qualche settimana, i medici della casa si erano accorti che diventavo pallido e malaticcio quando restavo seduto per troppo tempo sui banchi della scuola. Quando ebbi sette anni cambiammo residenza e ce ne andammo a stare a Firenze. Gli affari di mio padre … Continua a leggere