RAPPORTI GAY VISCHIOSI

Ciao Project,
sono in ragazzo di 22 anni, della Lombardia, gay da sempre, nessun problema di accettazione. Ti chiamo perché credo di essermi messo in un bel pasticcio. Sono innamorato da due anni di un ragazzo bellissimo che conosco molto superficialmente, non so se sia gay o meno, ho cercato di capirlo, ma solo spiando un po’ i suoi comportamenti. Questo ragazzo lavora in un bar vicino all’università. Non c’è bisogno di dire che io vado sempre lì a fare colazione, prima era formale, poi ha cominciato a sorridermi un po’ e adesso quando mi vede mi dice ciao ma non abbiamo mai parlato nemmeno un po’. Praticamente sono due anni che quando vedo quel ragazzo mi sento un nodo allo stomaco. Non è solo bello, è dolce ma è dolce come sa essere dolce un ragazzo. Sono al punto che se la mattina non e non mi dice quel ciao ci sto male, mi manca, mi manca proprio in modo dannato. Ha una voce bellissima, sexy nel senso più bello del termine. In pratica ormai sono due anni che mi masturbo solamente pensando a lui, le altre fantasie mi sono passate tutte. Sogno di stargli vicino, di sentire il suo calore di poterlo abbracciare e poi tutto il resto non lo scrivo ma te lo immagini. Penso che con lui starei proprio benissimo. Mi sono detto mille volte che non ha senso ma per me c’è solo lui, cioè non credo che nessun altro ragazzo potrebbe riuscire a farmi provare quello che mi potrebbe fare provare lui. Su di lui, purtroppo raramente, ci faccio dei sogni erotici di una dolcezza indescrivibile, proprio le cose più dolci che sia mai riuscito a immaginare. Un suo sorriso e un suo ciao mi rendono felice.
Ma esiste un’altra parte della mia vita che mi tiene veramente in angoscia. Ho un cugino più grande di me di un anno che frequentala mia stessa facoltà, chiamiamolo Marco. L’estate scorsa le nostre famiglie sono andate al mare insieme e quindi noi ci vedevamo ogni giorno. Io lo conosco da sempre perché è mio cugino ma ci vedevamo pochissimo perché ha vissuto per molti anni in un’altra città. Una volta, al mare, ci siamo messi a parlare di sesso. Lui ha cominciato a dire che non aveva mai avuto una ragazza, che si sentiva solo, che aveva paura che sarebbe rimasto solo tutta la vita e cose così, ma era molto esitante, diceva che la sua vita non avrebbe mai avuto un senso, si stava quasi mettendo a piangere, non l’avevo mai visto così. Il discorso si è fatto molto coinvolgente io ho avuto l’intuizione che mio cugino fosse gay e poi mi sono fatto trasportare e gli ho fatto intuire che ero gay anche io. Ci siamo abbracciati, al primo momento mi veniva istintivo ma poi quell’abbraccio durava un po’ troppo ed era troppo stretto e cominciavo a non sopportarlo più e ho allontanato Marco e lui c’è rimasto malissimo e si è fatto prendere dalla disperazione io non sapevo che cosa fare, e l’ho abbracciato di nuovo ma di nuovo la cosa non mi è piaciuta ma non lo potevo allontanare un’altra volta e allora la cosa l’ho tollerata, ma dovrei dire che l’ho proprio subita. Lui non ha fatto nulla mi ha solo abbracciato, ma c’era qualcosa di eccessivo che a me non piaceva. Poi siamo tornati a casa e per quel giorno è finita lì, ma solo per quel giorno. Marco a cominciato ad appiccicarsi a me in tutti i modi, voleva stare sempre con me, quando uscivo coi miei amici mi metteva il broncio e sembrava che ci stesse proprio male e forse ci stava male veramente e allora io qualche volta ho cominciato a rinunciare a uscire con i miei amici. Non lo avessi mai fatto! In pratica non potevo uscire mai con nessun altro, solo con lui! Per un po’ si è limitato a questo, poi ha cominciato a sentirsi in colpa perché si era innamorato di me e io dovevo cercare di dirgli che non c’era nessuna colpa in questo, ma a lui non bastava e pretendeva che gli dicessi che gli volevo bene e io finivo per dirglielo perché non ce la facevo a resistere e allora lui partiva dalle frasi che gli avevo dovuto dire per forza e ci ricamava su all’infinito, mi diceva che io mi trattenevo troppo e che con lui dovevo osare molto di più. Un giorno mi dice che mi doveva confessare una cosa terribile e dopo una storia che non finiva più (mi faceva proprio pena) mi dice che si masturbava pensando a me. Gli dico che più è meno me lo aspettavo e che la cosa non mi sconvolge più di tanto, ma a lui non bastava, voleva sapere se lo facevo anche io pensando a lui, ma io avevo in mente il ragazzo del bar e proprio di pensare a Marco come fantasia sessuale non mi passava nemmeno per la testa. Mi chiede a chi penso quando lo faccio e gli dico che penso al ragazzo del bar. Mi sottopone a un interrogatorio, vuole sapere che cosa ho fatto con quel ragazzo, gli dico: niente! Prima non ci crede, poi mi chiede se è gay, gli dico che non lo so e mi fa tutta una predica sul fatto che non ha senso innamorarsi di un etero. Lo so che in teoria è così ma in primo luogo il ragazzo del bar potrebbe pure essere gay e anzi penso che lo sia e in secondo luogo, in tutti i sensi, meglio un etero come il ragazzo del bar che un gay come mio cugino. Dopo questo discorso si è un po’ staccato da me ma ha cominciato a non uscire più di casa, mia zia era preoccupata, mi ha detto: Marco sta proprio male, ma che gli è successo? Ma tu ne sai qualche cosa? A mia zia ho risposto che non sapevo nulla, ma alla fine mi hanno costretto a uscire qualche volta con mio cugino. L’imbarazzo si poteva tagliare col coltello, io non volevo proprio che si riavvicinasse a me e lo tenevo a distanza e lui ci stava malissimo. In pratica adesso viene a lezione solo per vedere me, nemmeno per parlare con me, perché non parliamo proprio, ma mi deve fare pesare la sua presenza, a me sembra un ricatto affettivo. È sempre distratto, non credo proprio che farà nemmeno un esame. Si sente tradito da me, ma io non l’ho mai incoraggiato, ma proprio mai, ha fatto tutto lui. Ma il problema non è nemmeno il fatto che è assillante ma il fatto che lo vedo proprio male, sembra uno che ne soffre veramente. Adesso, dimmi un po’, io che devo fare? Se fosse per me magari gli andrei anche vicino e cercherei di mantenere un rapporto, ma non sarebbe il rapporto che vuole lui. Cioè se mi tengo lontano da lui ci sta male, se mi avvicino ci sta male lo stesso perché non è quello che vuole lui. Insomma come mi devo comportare? Non vorrei essere cattivo con Marco perché dopo tutto con me è sempre stato onesto e non mi ha mai messo in situazioni veramente sgradevoli, però non vorrei nemmeno finire a dover dire, o peggio a dover fare, cose che non mi sento di dire e di fare. Forse questo mio problema è un po’ anomalo ma per il momento è il mio vero problema.

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RAPPORTI GAY VISCHIOSIultima modifica: 2008-12-08T19:38:00+01:00da gayproject
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