DA PAOLO A V87

Ciao Paolo,

condivido pienamente quello che scrivi nel tuo commento a “Ciao V87  3” su “Storie gay e non solo” (blog msn). Siccome V87 frequenta Progetto Gay (blog Alice) e il tuo commento è stato pubblicato sul blog msn, lo riporto in prima pagina su tutti i blog in modo che V87 lo possa leggere e magari commentare. In questi giorni di piena attività del blog provo momento di autentico entusiasmo… Grazie Paolo!

P.S. se hai un contatto MSN puoi mandarmelo attraverso il blog msn; sotto l’icona cioè sotto la bandiera arcobaleno, c’è “invia un messaggio” basta cliccare. Se la cosa non funziona puoi andare sul blog Progetto Gay (http://progettogay.myblog.it/) clicca sulla scritta gayproject, accanto alla bandierina arcobaleno, si aprirà la pagina del mio profilo dove c’è il link “scrivimi”. Ti manderei il mio contatto ma tu non hai un blog e il tuo profilo non è accessibile. Se non riesci a mandarmi il tuo contatto così puoi seguire un’altra strada, cioè mandarmi un commento su Progetto Gay, per spedire il commento devi inserire una e-mail che è accessibile solo al gestore del blog (cioè a me).

“Ciao gayproject!

Rimango sempre più favorevolmente colpito e, diciamolo, sono contento quando vedo che in molti, ogni giorno, si aggiungono alle già nutrite fila di coloro che apprezzano quello che stai facendo. Sai, penso che questa dei blog sia l’opportunità migliore che, visti i tempi, si può dare a noi che non dichiariamo pubblicamente la nostra dimensione gay; e non diamo peso a quegli stupidi (eufemisticamente parlando) che sono capaci soltanto di lanciare offese e cercano di imporre il loro standard a chiunque non vi si accosti. Sono dei poverini, gretti e meschini, per i quali le parole “confronto” e “tolleranza” sono meno che pezze da piedi. Scusa l’uscita polemica ma son cose che non capisco, proprio non le concepisco: forse proprio perché l’essere gay mi ha inconsciamente portato a sentirmi “diverso” in questa società e quindi ad avere un atteggiamento aperto verso tutte le diversità che incontro. e in questo senso io mi considero fortunato e molto più “ricco” di questi “raddrizzatori di storture”.

Quanto a quello che definisci “gay commerciale” io lo vedo come una specie di diramazione di quello che è l’albero-gay (ahahah! bella l’immagine dell’albero gay! a volte il mio cervello partorisce delle cose assurde..!!) dai cui rami tutti noi pendiamo: è un modo (discutibile) come tanti altri (ugualmente discutibili da differenti punti di vista) di essere e di vivere sé stessi. Il problema vero non è se sia giusto o sbagliato questo modo di vivere la propria omosessualità, dato che un modo di vivere oggettivamente giusto o sbagliato non esiste: il problema, dicevo, è che urta la sensibilità di molti, che di conseguenza esprimono la loro contrarietà o in maniera genuina e sincera oppure lo fanno lanciando insulti ed improperi. Con i primi posso anche essere d’accordo e confrontarmici, d’altronde anche noi qui parliamo e critichiamo il modo di porsi di parte del mondo etero di fronte ai gay; i secondi non li voglio neanche vedere!!

Ho letto i commenti che v87 ti ha lasciato in questi ultimi giorni tutti di fila uno via l’altro, non so se in ordine cronologico, e gli voglio dire che anche io mi trovo nella stessa situazione. Anche io sono stato cresciuto ed educato in un’ottica cattolica e anche io ho davanti il quesito se credere o meno, se è possibile che tutto ciò che è sia frutto solo di coincidenze ed esplosioni o se esista qualcosa “oltre” tutto ciò. Ma non sono ancora arrivato a conclusioni chiare: d’altronde credere e avere fede per me significa negare la logica e la ragione.

E aggiungo che pure io, come lui dice, ho un buon successo tra le ragazze e anche per me è difficile fingere di non essere interessato per motivi diversi dal mio essere gay. Ma per ora si va avanti. Per me devi considerarti fortunato ad avere una famiglia che sa di te e ti accetta per quello che sei senza sollevare inutili problemi: problemi che poi non esistono neanche!

Un’ultima cosa per te gayproject: ho cercato di contattarti seguendo le istruzioni sull’intervento che mi avevi indicato ma non ce l’ho fatta, probabilmente ci sono dei problemi.. non è che c’è un qualche altro modo per entrare in contatto??

Grazie ancora per quello che fai! Ciao!”

DA PAOLO A V87ultima modifica: 2007-12-06T00:45:00+01:00da gayproject
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10 pensieri su “DA PAOLO A V87

  1. Ciao paolo,
    Io sono molto contento di avere una famiglia che mi accetta, la tua ti accetta? Anzi, in generale, le vostre sanno?Vi accettano?
    A volte però credo che i miei pensino che prima o poi “passerà” e tornerò ad essere “normale”… non so se mi hanno veramente capito … non abbiamo mai parlato in modo serio di me, anche perchè ancora non ho mai avuto un ragazzo ed è tutto rimasto solo sulla carta, hanno saputo della mia omosessualità da un sacerdote con cui parlavo e a cui avevo chiesto di dirglielo perchè io non avevo il coraggio di persona…la sera ci siamo visti e mi hanno detto che non c’era nessun problema ma che dovevo studiare se no non passavo l’anno scolastico…(poi sono andato a parlare con uno psicologo, anche perchè nonostante la sua apertura mentale il sacerdote aveva molte resistenze quando parlavo di sesso, masturbazione ecc. come di cose naturali e legittime)…era un periodo brutto ed alla fine dell’anno effettivamente sono stato bocciato…non ho mai capito l’utilità della bocciatura che in altri paesi evoluti come o più del nostro non esiste…ma questa è un’altra storia…
    Riguardo al credere è davvero difficile darsi una risposta…io penso di vedere Dio nella mia vita e certi miracoli di cui parla la chiesa hanno delle documentazioni precise e attendibili però…
    Bè, un esempio: (può darsi che mi sbaglio ma mi sembra che quanto sto per scrivere corrisponda al vero, comunque dovrei fare ricerche più approfondite)…se interpretiamo il terzo segreto di Fatima vedendo nell’uomo vestito di bianco papa Giovanni Paolo secondo che subisce l’attentato…dopo di lui secondo la rivelazione sarebbe venuto un papa nero…tutti i cattolici, quando la cosa è venuta fuori, si sono chiesti se nero di pelle o malvagio…di pelle evidentemente no…ma la chiesa non parla di questa parte del segreto…chissà perchè…
    Cambiando totalmente discorso, vorrei sollevare un argomento delicato ma che mi interessa…anche perchè penso di avere delle interessanti considerazioni da fare in proposito: Voi siete favorevoli alle adozioni di figli da parte di gay o lesbiche, insomma, alle famiglie arcobaleno?

  2. Rettifico…era una profezia di S.Malachia che diceva che papa Giovanni Paolo secondo sarebbe stato il penultimo papa e poi sarebbe venuto un papa nero…ma la sostanza non cambia, la chiesa evita semplicamente di parlarne ed invece parla del terzo segreto di Fatima molto spesso (che tra l’altro diceva, e di questo sono invece sicuro, che il papa sarebbe stato ucciso, invece è soppravvissuto all’attentato) … comunque torno a dire, nessuno può dire se Dio esiste o no con certezza, alla certezza si arriva con la logica, a Dio no…attendo i vostri commenti sui vari temi che ho sollevato, a presto:)

  3. Ciao a tutti 😉
    Credo che tu possa dirti davvero felice del fatto che la tua famiglia sappia e accetti la cosa. Nel mio caso la mia famiglia non lo sa. E mi verrebbe da dire “e non lo deve sapere”. Vi confesso che, tra tante, questa è la cosa che più mi fa star male in questo periodo. Sono sempre stato piuttosto schivo e riservato sui fatti miei, in particolar modo su quelli di natura sessuale/sentimentale. I miei sono molto religiosi, ma al di là di questo non penso che riuscirebbero ad accettare la cosa i maniera serena. Anzi… davvero, ci sto male solo a pensarci… Mio padre poi non ne parliamo!! Avrei una voglia matta di poterlo dire a mia madre e a mia sorella… ma ho troppa paura delle conseguenze. E in questo caso, finchè il tutto rimane ancora sulla carta, per così dire, non penso che accennerò mai alla cosa. Se invece dovesse succedere qualcosa di importante, non so per quanto a lungo riuscirei ad andare avanti inventandomi storie improbabili e ad usare sotterfugi. Purtroppo è un mio grande difetto non riuscire ad inventare storie… Non ci riesco e lo trovo molto più difficile e faticoso che sopportare il peso della verità. Per fortuna ho degli amici che valgono tanto oro quanto pesano… e anche di più. A loro ho detto tutto e subito appena ho accettato la cosa. Non aveva senso fingere con loro e per me non hanno davvero segreti. Posso parlare con loro di qualunque cosa senza timidezze. E per me è stato un grandissimo sollievo. Purtroppo non riesco a dirlo a tutti i miei amici… non so nemmeno se sia necessario fare una specie di annuncio pubblico a scopo “tassonomico”. Forse mi renderebbe più facile affrontare tante situazioni e tante scelte. Ma per ora ho deciso di darmi qualche tempo.
    Una questione che solleva v87 sulle adozioni a coppie gay… non sono arrivato a una conclusione definitiva. Credo in realtà che non ci sia nulla di male e nulla di sconveniente per quel che riguarda la crescita e l’equilibrio del bambino. Perchè una cosa sia chiara… ovviamente in questa questione non è in ballo la parità delle coppie gay rispetto alle altre, ma solo ed esclusivamente il come viene su il bambino… spero che sia per tutti una precisazione inutile in quanto scontata. Detto questo mi pare che fossero stati avviati da tempo studi su bambini in affidamento a coppie omosessuali e che non ci fosse alcun problema. C’è poi da considerare come i bambini siano nella loro magnifica assenza di pregiudizio “insensibili” rispetto all’avere due mamme o due papà. Quello che conta per loro è l’essere amati ed allevati con cura. Allo stesso tempo credo che ogni bambino abbia davvero necessità di crescere con una figura maschile ed una femminile di riferimento. Non è però per forza necessarie che queste siano il padre e la madre. Potrebbero benissimo essere sostituti dai nonni o da degli amici importanti. Il problema, anche qui, non è l’assenza di pregiudizi da parte del bambino, ma tutti i pregiudizi che dall’esterno possono capitare sulpovero pargolo. Quello secondo me è davvero l’unico problema. Ed è un problema tutto culturale. A proposito: non so quanti di voi l’abbiano letto. L’altra sera, per tirarmi su il morale, mi son riletto il Simposio di Platone. Ancora un po’ e mi scendevano le lacrime agli occhi nel vedere la libertà e l’apertura di un popolo più vecchio di noi di 2700 e più anni fa. Quando si dice delle radici giudaico-cristiane della cultura europea, non riesco a capire se sia stato più una cosa positiva o un inutile fardello di pregiudizi e superstizione. Non voglio offendere nessuno beninteso… non è una domanda retorica.
    Tornando al Simposio, a me fa impazzire il mito che tira fuori Aristofane… se lo leggete ditemi poi cosa ne pensate. Per v87, mi raccomando fammi sapere quando installi msn… così vediamo come riusciamo a fare per contattarci.
    A presto!

  4. Ciao a Ritter e a tutti quanti,
    mi dispiace molto per il peso che devi sopportare non potendolo dire ai tuoi genitori(ehi, ma qua siamo tutti cattolici o ex cattolici o educati secondo la morale cattolica?), in realtà a casa mia vivo una situazione risolta solo a metà perchè i miei fratelli non sanno nulla e prima o poi la cosa verrà fuori e Dio solo sa come la prenderanno…
    No, gli annunci pubblici non servono a niente perchè la gente non sa cosa sia un ragazzo gay e non capirebbe il messaggio…se dici di essere gay per gli altri vuol dire che sei: effeminato, un po’ stupido, ti interessi di moda, non ti piace il calcio, hai una voce strana, hai tante amiche femmine, usi continuamente termini come cool, trendy ecc. e così via…praticamente è impossibile per tutti, etero o gay, non avere almeno una delle caratteristiche che stereotipicamente ci appiccicano…credo sia quasi superfluo dire che io ho conosciuto maschi etero effeminati, stupidi, che si interessano di moda, a cui non piace il calcio ecc.
    Se sei bisex, come nel tuo caso se non erro…o era un altro? bè, comunque, se uno è bisex magari si innamora di una ragazza, si sposa con lei e poi non deve dire niente ai suoi…ma resta sempre il peso del segreto suppongo…
    Riguardo ai figli per le coppie omosessuali…bè conosco solo studi fatti su famiglie lesbiche, comunque, lo stereotipo delle persone omofobe dice che funzionano meglio le famiglie etero…lo STEREOTIPO delle persone omosessuali ed etero aperte dice che funzionano ALLA PARI…invece funzionano meglio quelle lesbiche…IN ITALIA!!! (esistono anche qua)…sorpresi?
    La percentuale di figli che diventano omosessuali per entrambe le tipologie di famiglia è la stessa (ed anche se non fosse stato così non l’avrei vista come una cosa negativa).
    Prima di saperlo ero indeciso, ma ora il mio punto è: Perchè no?
    Voglio dire, tutti si chiedono quanto possa influire la mancanza di un genitore dell’altro sesso in una famiglia ma nessuno si chiede per esempio quanto possa influire la mancanza di un fratello o di una sorella maggiore su un bambino in una famiglia tradizionale…le famiglie con figli unici abbondano e solo perchè sono considerate normali nessuno mette in dubbio la loro funzionalità…
    Sia ben chiaro, io non la metto in dubbio, ma penso che questi discorsi di mancanze di qua e di la siano molto relativi…nella vita reale quello che conta è l’amore che dai a un bambino(ma io sono ancora un po’ troppo giovane per pensarci 🙂 ).
    Ci si chiede anche se l’omofobia interiorizzata dei genitori possa influenzare il figlio…ma penso che ognuno di noi su questo mondo abbia delle fobie, non è una cosa esclusiva dei gay e delle lesbiche…
    Comunque no, purtroppo non ho mai letto Platone, dev’essere affascinante…per quanto riguarda msn ti saprò dire…ciao ciao a tutti:)

  5. Ah! per tutti ma soprattutto per Ritter che mi ha risposto su questo post…ho anche un commento sotto il post ciao v87 3…non so se avete notato:)
    Lo so, sono scatenato in sti giorni…tolleratemi:)

  6. Avevo scritto una risposta a paolo ma dopo che l’ho inviata sono passati parecchi minuti e non è comparsa…provo a mandare questo messaggio, mi sa che se questo compare vuol dire che l’altro è perso e devo riscrivere tutto…oppure potrebbero comparire sia questo che quello prima…
    E,sì…questo è uno di quei momenti in cui ho fede in Dio:)

  7. Ok perfetto…:)forse ho sbagliato di mettere l’email e non l’ha inviato:)
    Comunque ciao Paolo, mi tocca riscrivere il mio piccolo romanzo
    🙂
    capisco per esperienza personale come ci si sente quando la gente fa battutine sull’omosessualità…è terribile…e quando le fanno i tuoi genitori dev’essere ancora più insopportabile, lacerante…
    Intanto cerca di tenere sempre a mente (ma non serve che te lo dico io, che sono un semplice tuo coetaneo) che i tuoi genitori non sanno di offenderti, ti vogliono bene e soprattutto non vogliono offenderti, e questo è vero paradossalmente proprio perchè hanno dei valori cattolici (l’amore su tutti)…che purtroppo non tutti hanno…per rincuorarti ti posso dire che ci sono categorie di omofobi ben peggiori dei cattolici.
    Queste ingiustizie comunque, non riesco a nasconderlo, mi mettono molta rabbia dentro…

  8. ciao v87!
    innanzitutto grazie per il sostegno. lo so che i miei genitori (come d’altronde chiunque altro che non sia a conoscenza della mia omosessualità) non sanno di ferirmi quando discutono in certi termini dei gay e del loro mondo, infatti solo in un primo momento i sentimenti sono quelli che ho già descritto, mentre poi diciamo che a questi si sostituisce la consapevolezza che non è una offesa gratutita la loro. anche se rimane il fatto che non mi lascia certo con il sorriso sulle labbra!
    ho riletto uno dei tuoi primi (forse il primo?) commenti, in cui sostieni che la vera violenza è sapere che esiste qualcuno come te (o come me o come chiunque altro al pari di noi) che sta soffrendo allo stesso modo a causa della consapevolezza che potrebbe esserci una persona, quella giusta, con cui vorremmo creare qualcosa di speciale ma che questa società ci impedisce di farlo. non posso che darti ragione: e quel che è peggio è che non esiste una vera ragione per cui una relazione non dovrebbe essere costruita e coltivata! mi sembra un modo stupido di precludere la felicità a persone che dovrebbero considerarsi fra loro uguali, etero o gay che siano! non so perchè ma c’è una specie di paura a legittimare una realtà che nei fatti oramai è presente e non può essere più limitata nè men che meno eliminata. forse il motivo è che si vuole evitare di riconoscere che le unioni omosessuali possano per lo meno funzionare bene quanto quelle eterosessuali e di conseguenza veder crollare tutto lo stereotipo che si è costruito intorno ai gay.
    anche io, quando frequento le lezioni in università mi chedo spesso se sia possibile che fra tutte quelle persone solo io sia gay (ovviamente no!) e nel frattempo mi guardo intorno come farebbe anche un etero con le ragazze, perdendomi nei pensieri mentre osservo quanti bei ragazzi mi stanno intorno! fortunatamente non sono un ragazzo timido e mi risulta abbastanza facile rompere il ghiaccio, quindi quello che tento è sempre un approccio molto leggero e disimpegnato che per lo meno mi permette di far la conoscenza di chi mi potrebbe interessare. ovviamente non mi lancio subito a flirtare, questo no, ma in qualche giorno è facile capire quali siano le idee della persona in questione. e se capisco che non è possibile portare il rapporto ad un livello superiore comunque rimane il fatto che ho trovato un nuovo amico. può sembrare una magra consolazione forse, ma mi fa sentire comunque più inserito, più accettato. infatti cerco sempre di basare il rapporto su tutto tranne che sui discorsi che implicano il sesso, argomento che salta fuori comunque in certe occazioni, occasioni che devi cogliere per capire se ci sono i margini d’azione per creare qualcosa oltre l’amicizia.

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