PRIMI APPROCCI GAY

Sogni? Mah! … non lo so… forse un ragazzo come lo vorrei io, uno che mi voglia bene, certo fisicamente decente… neanche bellissimo, se è anche solo passabile va bene lo stesso, poi ci si abitua… per i bellissimi ci sono troppe distrazioni, io lo vorrei solo passabile e poi io non sono mica bellissimo, pure io sono passabile, anzi a stento passabile, un ragazzo, che ne so… della mia età, così ci si può capire meglio, ma pure più piccolo di me, un cucciolo da coccolare, ma non di tanto, di ragazzi più grandi di me me ne sono piaciuti in modo serio solo due o tre ma non lo so, forse con uno più grande ci sono altre cose, forse è lui che ti coccola, che non sarebbe mica male… che ne so… ma che devo dire, sto dicendo solo cose stupide… vabbe’ biondo con gli occhi azzurri, che poi questa storia del biondo non l’ho capita… perché mi piacciono pure i ragazzi mori, ce ne so con un sorriso che ti perfora il cervello… poi alto ma non troppo, perché io non sono altissimo, non ho capito… che devo dire?… ah quello che mi attira di più… sì, ho capito, beh… il sorriso… è inutile che fai quella faccia da deficiente! A me mi attira soprattutto il sorriso, quello ti dice se un contatto con te lo accetta… guarda, niente di porno, pure così per parlare, se con un ragazzo ti ci trovi occhi negli occhi vuol dire che dopo non scappa… è difficile… eh! lo so che è difficile… però bello, quando succede ti prende un brivido… il primo contatto è quello e tu dallo sguardo capisci tutto, proprio quello che vuole da te. Poi vedi come si muove, come si comporta… se è cafone lo archivi subito… io faccio così… e che mi metto con uno maleducato! Io lo tratto con educazione e voglio ch lui mi tratti con educazione… vabbe’, sì, sono cose formali… però contano. Dopo il primo contatto, così, a livello di sorriso, beh dopo vedi fino a che punto puoi arrivare… certo se è gay te lo chiedi, te lo chiedi sì… ma te lo chiedi solo se ti piace veramente… perché poi la storia che i gay corrono appresso a tutti, basta che sono uomini… è proprio una stron… Con qualcuno scatta proprio un feeling totale… ma sono pochissimi, con la maggior parte non mi passa nemmeno per l’anticamera del cervello… ma su… ma che devo dire con questo cavolo di microfono… che ho fatto io? Come che ho fatto io? … ah… quando ci siamo conosciuti… beh… ho fatto l’imbecille… sì, cioè sono proprio uscito fuori di brocca… macché piano di battaglia, non sapevo che dire e dicevo solo str… lui mi guardava come a dire ma questo come fa a essere così stupido? Ma sai quando ti prende la ridarella che non ti controlli più, che ti piglia a dire stupidaggini un appresso all’altra… io così ho fato… provato? Macché… sì… provato… io facevo solo l’imbecille… però la cosa gli deve essere pure piaciuta, però così, ridendo ridendo con lui ci giovano un po’, lo guardavo dritto negli occhi, tanto stavamo giocando e lui non si girava dall’altra parte, poi mi sono buttato stravaccato sulla poltrona e lui tutto precisino mi guardava come se fossi pazzo e sorrideva e certe volte faceva un po’ il musetto di lepre e a me mi piace tantissimo quando fa il musetto di lepre… e poi che ne so… manco mi ricordo… ah… ecco, a un certo punto gli ho passato la mano tra i capelli, ma così veloce veloce… beh… mica lo potevo accarezzare davanti a tutti, però la mano tra i capelli gliel’ho passata e lui ha fatto finta di sottrarsi ma non l’ha fatto, poi si è ravviato i capelli e m’ha fatto una feccetta arrabbiata come a dire: Ci stai provando eh! Quello è stato forse il momento più bello, lì si capiva che un’intesa c’era… Ah… poi un’altra cosa, e questa è importante… la prima volta che ci siamo trovati da soli, quello è stato bellissimo, io mi sono accordo che di imbranati ce n’erano due, io e lui…  l’imbarazzo lo potevi tagliare col coltello, avevo tanto desiderato che mi parlasse di sesso, sai quelle cose che non puoi non pensarle, e lui invece mi attacca un discorso generico di politica…. mi stava crollando il mondo… si capiva che aveva paura, che era in imbarazzo e che stava cercando una via di fuga… perché noi siamo fatti così, quando il momento buono arriva l’occasione la buttiamo via… e lui così faceva… io mi sono fatto due conti rapidissimi in testa, ho detto: questo se scappa non lo ritrovo più, qui bisogna rischiare il tutto per tutto. stava già andando verso la porta e mi stava prendendo già il panico, mi sono messo davanti alla porta per non farlo uscire… mi tremavano le gambe, poi l’ho guardato negli occhi e gli ho detto: Sei gay? … lui s’è sentito spiazzato e m’ha detto: Tu? Gli ho detto: Io sì! e lui m’ha fatto un sorriso che non me scorderò più finché campo e ha detto: Adesso il primo passo è fatto… adesso ce la possiamo prendere più comoda… E’ stata brutale, si lo so… però così almeno le cose sono chiare, io in una schermaglia eterna, è o non è, non ci voglio finire… lo so, ho fatto un gioco pericoloso… era come puntare alla roulette perché io non lo conoscevo per niente, c’era stato solo n contatto di sguardi… se m’avesse detto: mi dispiace, io non sono gay…. che avrei fatto? E qui non è così facile la riposta, perché io ero innamorato pazzo dal primo momento e mi sa che me lo sarei tenuto pure etero… però ameno lo volevo sapere, c’è pure che lui magari non avrebbe voluto stare con me, ma io questo allora non lo calcolavo… Ma che altro ti devo dire… basta su! Grazie, basta, per oggi basta…  [Intervista a Lorenzo, 22 anni, registrata il 3/1/2004]

PRIMI APPROCCI GAYultima modifica: 2007-11-05T21:00:25+01:00da gayproject
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Un pensiero su “PRIMI APPROCCI GAY

  1. Che belli questi tipi di approcci,così sentiti e allo stesso tempo innocenti e delicati…di questi tempi fa piacere leggere storie reali come questa!

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