AMORE GAY E SOLITUDINE

“VOLERSI BENE A MIGLIAIA DI KILOMETRI DI DISTANZA”

quanto può essere vero.

Quanto vero è mettersi a letto da soli, guardare lo schermo del tuo cellulare, inviare un sms vuoto bianco. Sentirsi uno squillo e chiudere gli occhi.

Non abbracci quello squillo. Ma lo porti con te per tutta la notte.

Poi una notte quello squillo sparisce.

Dopo diversi anni sparisce.

Tu cambi il cellulare.

Ma guardi lo schermo.

Poi è la notte che ti porta via.

Ma non fa nulla tu ami lo stesso.

Un abbraccio, chiunque tu sia. Fa bene anche a me sapere che esistono persone che non mi chiedono altro.

A presto

Scritto da : javier | 05/11/2007

Ciao Javier,

scrivi cose bellissime che hanno il sapore della verità: messaggio vuoto, squillo di riposta, un filo esile e quel filo si spezza ma continui ad amare. A migliaia di chilometri di distanza… Sono felice di risentirti e mi piace moltissimo quella formula di chiusura “a presto”. Ci hai regalato una cosa meravigliosa. Ti dico ancora una sola cosa, in questi giorni, con uno dei ragazzi che ho conosciuto tramite il blog, è cominciata una bella abitudine. Io sto al computer molte ore al giorno e anche lui, qualche volta si gioca un po’, qualche volta le cose sono serissime, ma da qualche girono, anche se ci siamo sentiti nella giornata per i motivi più vari, ci chiamiamo la sera su msn, ci chiediamo reciprocamente come va e, se tutto va bene, ci scambiamo la buonanotte a centinaia di km di distanza. Questo non è un rito è una cosa spontanea. Mentre sto scrivendo questo post ricevo la chiamata di Codice (un altro dei ragazzi che ho conosciuto tramite il blog). E’ felice! E io non posso non essere felice a mia volta. La felicità si trasmette. E, se posso permettermi, una buona parte della mia felicità di oggi mi viene da te. Qui nessuno ti chiede nulla perché quello che ci stai regalando è al di là di qualsiasi richiesta. Grazie Javier, un abbraccio.

AMORE GAY E SOLITUDINEultima modifica: 2007-11-05T22:15:00+01:00da gayproject
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22 pensieri su “AMORE GAY E SOLITUDINE

  1. 0845 06112007

    Non lo nego. Il mio primo pensiero è corso al tuo blog. Ho seguito l’istinto. Cerco avidamente una tua risposta. La trovo. La leggo. La rileggo. Leggo tra le righe. Anche io trascorro parecchie ore dinanzi al pc. Vuoi per lavoro vuoi per volontà.

    Javier uno pseudonimo
    Javier un idiota
    Javier un uomo
    Javier uno qualsiasi
    Javier qui ora

    “il piacere che ci stai regalando”

    E’ bello sentirsi dire che puoi regalare qualcosa. E’ bello sapere che qualcuno ti aspetta.

    Ora devo lasciarvi. Il lavoro mio malgrado chiama. Qualche relazione, qualche discussione, un paio di caffè, due o tre sigarette e poi tornerò qui a trovarvi.

    Buona giornata a tutti

    P.S. Ma “tu” creatore del blog, perdonami, ma come devo chiamarti?
    Non sono ancora molto pratico del tuo blog e a parte Codice ed Alessandro che ho compreso frequentare il tuo blog non ho altri punti di riferimento. UN sorriso

  2. Bene, finalmente non sono il solo con il pensiero “inverso”. Il proprietario di questo blog mi ha conosciuto perchè commentavo le sue poesie; pensava che il mio interesse si limitasse alla letteratura, invece, poi ha scoperto che sono un uomo che ha bisogno solo di esperimersi, con tutti i mezzi possibili.
    Quindi, benvenuto poeta! Sappiamo quanto potrebbero essere forti le emozioni. Ciao, Salvatore.

  3. Ciao Salvatore. Sorrido

    Perchè mi chiami Poeta? Vista la mia poca dimestichezza con questo sito spero di aver almeno compreso che tu ti riferisca a me. Se così non fosse colgo l’occasione per salutarti.

    “pensiero inverso”

    “pensava che il mio interesse si limitasse alla letteratura, invece, poi ha scoperto che sono un uomo che ha bisogno di esprimersi, con tutti i mezzi possibili.”

    Esprimersi. Questa maledetta impellente necessità. Ogni giorno mi chiedo perchè. Come un addolescente. A volte penso di non essre mai cresciuto. Con tutti i pro e i contro che ne possono pervenire.

    Io forse un perchè so di averlo. O almeno credo.

    Fa parte sempre di quello squillo che non esiste più.

    Che ti lascia li perplesso.

    Che nonostante il tempo ti fa macare il respiro se ci pensi.

    Allora con gli amici e con le persone che ti vogliono veramente bene, razionalizzi.

    Mz la razzionalizzazione è “l’inverso” del “sentire” per quanto ambedue processi chimici. Distanti all’inverosimile.

    Vabbè ora basta, “sento” che il sentire sta prendendo il sopravvento.

    Un sorriso per te Salvatore, se scrivevi a me, se no ti lascio il sorriso e questo post che arriverà nel limbo con gli altri.

    Torno alla mia relazione che tanto non “sento” ma che devo.

    Ciao

  4. Si Javier, parlavo proprio con te. Credo che tu senta veramente quell’emozione “inversa”;il tentativo di recuperare tutte le cose perse, noi stessi, i sogni svaniti. Posso sembrare malinconico, nostalgico, ma in realtà, è la forza che mi dice di non rinunciare mai a me stesso. Se visiti il mio blog leggerai…che ho delle parole perchè fui colto dalle morse di un eco.
    E’ una missione concretizzare i nostri sogni, e se vuoi, sono anche un dovere e un diritto. Ciao, Salvatore.

  5. Ciao Salvatore.

    Ho letto ciò che scrivi. Troppo velocemnte, forse, per esprimere alcunchè. Bhe diciamola tutta. Un brivido. Quel freddo inutile che ti percorre anche sotto la coltre più pesante.

    “E’ una missione concretizzare i nostri sogni, e se vuoi, sono anche un dovere e un diritto”

    questo dici

    Non so.

    Davvero non so.

    Forse sono troppo intimista per realizzare i miei sogni.

    Forse sono troppo egoista per renderli di tutti.

    Non so.

    Di fatto so che che nel giro di un giorno ho incontrato un paio di persone (colui che ci ospita) te e forse qualcun altro.

    Persone con cui volentieri scambierei opinioni, intenti, pensieri.

    E’ più di un anno che giro fra siti gay. Incontri. Desolazioni, sorrisi di convenienza.

    Sono stanco.

    Ora sono solo stanco.

    Troppe vite raccolte. Troppi ricordi. Troppe illussioni.

    Non sono uno stinco di santo. Non riesco nemmeno più a chiudere l’armadio per i troppi scheletri.

    Dovrei comprarne uno nuovo e ricominciare. MA non ne ho voglia. Allora mi siedo ed osservo. Osservo, in silenzio.

    Osservo le parole che scivolano su questo schermo. Osservo le parole degli altri. Osservo. Ma non catalogo.

    Un giorno magari potrò parlarvi di me.

    Ora ho così poco da offrire che mi vergogno quasi di me stesso.

    Un abbraccio

  6. Javier, chi non ha scheletri nell’armadio? Pensi che io non abbia mai sbagliato nella vita? Ho sbagliato molte volte, ma dopo aver capito cos’è l’errore, oggi sono pronto a crescere e ho capito cosa voglio dalla vita, quindi non sentirti in colpa per ciò che hai fatto, sono quelle esperienze negative che ci hanno insegnato a essere uomini. Te lo dice uno che nella vita ha sbagliato spesso. Sai? Più forti sono le luci, tanto forti sono le ombre, in un dipinto correto. Per capire chi siamo, a volte è necessario qualche sacrificio. Cerca di volerti bene, tu sai cosa hai dentro. Ciao, Salvatore.

  7. Ragazzi siamo umani e come tali non siamo infallibili.
    Non siate troppo duri con voi stessi anche xchè a volte esserlo in modo troppo marcato diventa perfino “comodo”.
    Imparate dai vostri errori e andate avanti.
    Io ci sto provando.
    Un saluto a tutti quanti

  8. Caro distillato, ho provato persio a pensare che m facesse comodo, ma credimi non è il mio caso. Proverò a trarre un consiglio da ciò che dici. Credimi ci proverò.

    Grazie comunque

  9. bhe ovvio, però anche i pareri vanno considerati. Ed io lo faccio. Non ho la presunzione di pensare che tu sia un illuminato, ma credo che ognuno di noi nel suo piccolo possa condividere. Per cui ti ringrazio.

    ciao

    P.S. ho visto le foto del tuo sito. Bhe anche io avrei avuto difficoltà a tornare. Sorrido

  10. Ah ma allora sei andato anche sul mio blog,bellissimo!
    In effetti ripartirei anche subito e starei via x molto ma molto più tempo.
    Un saluto

  11. Ciao distillato. Avevi dubbi che sarei andato sul tuo sito? Sorrido. Perchè non ci racconti un pò del tuo viaggio? A presto e buona giornata

  12. Non conoscendoti bene non sapevo quanto la faccenda del blog potesse interessarti…
    sono più felice del tuo passaggio comunque!
    Il viaggio è stato bellissimo ovviamente e per una settimana ho preso soltanto il sole,fatto bagni,mangiato e sco…emm “fatto molto metano”;-)
    Insomma ‘na pacchia!
    Un salutastro

  13. Stasera ho infranto una promessa che avevo fatto a me stesso….è la solitudine, il non vedere e saper che dall’altra parte del letto c’è un lui che ti attende, che ti abbraccia, che ti vuole bene insomma per quello che sei…che non vuole solo il tuo lato B, e ci capiamo…stasera mi sono ritrovato nel letto con uno sconosciuto che non gliene fregava un cazzo di cosa pensassi o cosa sentissi…uno che pensava esclusivamente ai suoi comodi…mi sono un pò sentito deturpato..ma mi serve da esperienza. La vita mi sta insegnando pian piano, col tempo che passa, che è necessario ogni tanto cadere di nuovo per poi rialzarsi ed essere più forti.. Non c’è bacchettonaggio o falso moralismo in tutto questo ma solo la voglia da parte mia di volere di più per me che merito tantissimo come voglio dare…cioè tantissimo in fatto di affetto, carezze, baci, abbracci, condivisione, magia, calore,sorrisi…..e tanto di più. In sostanza qualcuno che mi ami per davvero, che mi faccia battere il cuore da morire, che mi emozioni, che giochi con me…che mi pigli in giro..un uomo con cui fare l’amore e dire:sono felice, anche solo per questo istante, che è la felicità…è il mio presente…la solitudine serve omosessuale o no che essa sia, essa non ha identità. Ci aiuta a crescere. E per la prima volta dopo tempo, anche se a fatica, non mi condanno ma tento di imparare la lezione. Tutto serve, se succede mi dice qualcosa di me e del mondo intorno. Grazie ragazzi.;-)

  14. …. non so che stia succedendo a questo computer….. bho spero di non aver fatto casini….

    allora un saluto al volo a distillato 7 (anzi un salutastro)…….

    e poi ora voglio rileggere ciò che scrive manufree…

    “cioè tantissimo in fatto di affetto, carezze, baci, abbracci, condivisione, magia, calore,sorrisi…..e tanto di più. In sostanza qualcuno che mi ami per davvero, che mi faccia battere il cuore da morire, che mi emozioni, che giochi con me…che mi pigli in giro..””

    inutile dire che nella maniera più semplice, ma magistralmnte chiara descrivi un pò ciò che tutti noi cerchiamo…

    sai però spesso mi sono chiesto se quella persona nel letto non cercava le mie stesse cose….

    cediamo a volte cediamo

    ma sappiamos corgere nell’altro le sue esigenze?

    oppure badiamo solo a chiuderci nella nostra ricerca?

    ti prego manufree leggi queste mie parole come un autocritica strettamente personale.

    La “magia” di cui tu parli, quell’alchemia di sguardi, quella tanto agognata ricerca , che ognuno di noi sa ben distinguere ormai… la cerchiamo sempre invevitabilmente… ma so riconoscerla?

    la desolazione che spesso mi ha accompagnato nel dopo è comune a molti. Siamo tutti così terribilmente diversi…. ed io voglio imparare a riconoscere ma spesso il mio egoismo mi porta a credere che l’altro non sia idoneo… ma io sono stato idoneo per l’altro? Ho cercato di compendere? MI sono fatto comprendere?

    Un abbraccio

  15. Domande lecite e assolutamente condivisibili quelle di Javier perchè in fondo quasi tutti cerchiamo le stesse cose,ovvero affetto e complicità.
    Di certo l’ego a volte porta ad essere precipitosi ed eccessivamente critici,così come la paura e la fretta…
    di certo x raccogliere bisogna seminare con cura,non credo che gli affetti cadano giù dal cielo pronti x essere raccolti,o x lo meno a me non è mai sembrato che fosse così.

  16. Che c’è da sorridere?
    Non che voglia smorzare qualcosa di così bello,ma mi incuriosisce questa tua espressione così frequente quindi…
    perchè sorridi?
    Ora però lo sto facendo anch’io,iihhhihhh 😀

  17. Qui si gioca a scarica barile! Si parla di solitudine, tutti ci lamentiamo di quella mancanza di valori che annienta l’ambiente gay, di quello squallore, della gente inaffidabile, degli sbalzi d’umore, di quelle finte sviolinate romantiche al fine di ottenere solo un rapporto sessuale,veloce possibilmente, ma, mi chiedo, perchè tutti si aspettano il miracolo dagli altri. Perchè nessuno è disposto a dimostrare in prima persona qualcosa? E’ un circolo vizioso, dove ci si aspetta che un giorno un bel principe azzurro ti prenderà per mano, e ti accarezzerà. E’ proprio quell’attesa, la solitudine di quell’altro principe che sta ancora aspettando noi! Se provassimo a correre da lui, piuttosto che aspettarlo?
    Ciao, Salvatore.

  18. Sorrido è un pnesiero positivo.

    Quindi cerco di sorridere (non ridere) più che posso.

    In quanto al rpincipe azzurro sono d’accordo con Salvo che sostanzialmente ribadisce il mio concetto.

    Quanto effettivamente facciamo in prima persona?

    A presto ciao.

    eh un pò mi ha bloccato distillato… stavo per scrivere sorrido… ma non l’ho fatto… poi ci ho pensato su ed ho deto ma dai….

    vabbè facciamo così :

    un sorriso

    ciao

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