MATRIMONIO E DIVORZIO GAY

Ho visto che in questi post non ci sono molte storie gay che finiscono: “è vissero sempre felici e contenti”, il che almeno fa vedere che anche noi gay abbiamo gli stessi problemi degli altri negli affari d’amore. Il mondo gay non è una specie di eden dove tutto va bene per principio, anzi! Io ho 35 anni e vivo da dieci con Luca (nome di fantasia). Quando ci siamo messi insieme noi, una coppia gay dichiarata in pubblico era una rarità assoluta. Noi, in un certo senso, siamo stati fortunati, le nostre famiglie non ci hanno ghettizzato e gli amici nemmeno. All’inizio è stata proprio la classica luna di miele, io avevo 25 anni a lui 21, quindi meglio di così non poteva essere ed eravamo innamorati pazzi, i miei ci hanno pure dato la casa e noi non avevamo problemi di nessun genere, Luca studiava io ormai lavoravo e guadagnavo pure benino, insomma… che vuoi di più? E noi non volevamo niente di più… eravamo felici al 100%, ci giuravamo amore eterno, solidarietà totale ecc. ecc., ma in effetti non capivamo bene quello che stavamo dicendo, all’inizio poi la spinta sessuale era fortissima, poi piano piano si sono presentate le prime difficoltà, Luca non ne voleva più sapere degli studi e io pretendevo che invece li continuasse e ne sono venute le prime incomprensioni, apparentemente cose da nulla, ma non proprio minime, poi abbiamo avuto da dire per il fatto di comprare la macchina, io ne volevo una Luca un’altra, ma anche questo l’abbiamo sistemato, ma poi c’era il problema che con una sola macchina non si sapeva chi dovesse prenderla e ogni giorno c’erano storie. Con il computer stava succedendo la stessa cosa ma poi abbiamo comprato un secondo computer e, vi parrà assurdo, abbiamo fatto mettere una seconda linea telefonica per avere un secondo ADSL, altrimenti non si sarebbe mai saputo chi doveva adoperare il collegamento. Insomma ognuno voleva i suoi spazi. Guardate, ci tengo a dire una cosa, i tipici rischi che uno si può pensare in convivenze come la nostra, cioè in pratica i rischi di tradimento reciproco non si sono mai presentati. La spinta sessuale col passare del tempo è stata un po’ meno forte, ma c’è sempre stata sia da parte sua che da parte mia, non abbiamo mai avuto problemi sessuali tra noi, nemmeno adesso, le nostre incomprensioni sono su cose stupide ma ci sono, certe volte finiamo per mandarci a quel paese reciprocamente per motivi incredibili: una bolletta della luce pagata in ritardo, un impegno non comunicato per tempo che ha costretto uno di noi due a cucinare inutilmente. Adesso non so su che cosa litighino le coppie etero sposate, ma noi litighiamo sulle cose assurde. Però, per fortuna, noi non arriviamo mai ai ferri corti nel vero senso della parola, in fondo ci vogliamo ancora bene, ma qualche volta vicino alla rottura definitiva ci siamo arrivati, poi siamo sempre tornati indietro e abbiamo fatto pace, ma una volta ci siamo fermati proprio a discutere del matrimonio gay, in pratica, se il matrimonio gay fosse una cosa “normale” cioè un matrimonio come quello etero dovrebbe finire piuttosto spesso in un divorzio gay molto simile al divorzio etero. Se è normale per loro deve essere normale anche per noi, e allora, a parte la questione di principio che mi piace e condivido, perché fare un matrimonio gay? Se ci fosse la possibilità dell’adozione ci sarebbero da tutelare gli interessi dei figli e il matrimonio gay lo potrei pure capire. Questo era il mio punto di vista ma Luca mi ha aperto gli occhi, lui, in fondo mi fa sempre ragionare, e mi ha detto: “Ma tu pensi che avrai sempre 25 anni… il matrimonio gay è una forma di assicurazione per la vecchiaia e per i momenti brutti…” e io credo che abbia ragione, ma a parte il riconoscimento pubblico e i problemi concreti della casa e della pensione di reversibilità, cioè in sostanza l’equiparazione con il parente di primo grado convivente, io non credo che ci siamo altre ragioni di un matrimonio gay e poi credo che una volta introdotto il matrimonio gay, questo istituto andrebbe incontro alle stese patologie del matrimonio etero, anche questo testimonia del fatto che tra gay e etero ci sono molte meno differenze di quanto si possa immaginare. Aggiungo solo una cosa, io e Luca non abbiamo mai potuto minacciarci reciprocamente o ricattarci con l’idea del divorzio perché non siamo sposati e quindi tutte le rotture che ci sono state tra noi si sono potute ricucire, ma se ci fosse il matrimonio gay, la tentazione di usare la minaccia del divorzio come forma di ricatto possibile sarebbe stata veramente grande. Se ci fosse un matrimonio da rompere qualcuno si farebbe venire la tentazione fortissima di romperlo veramente e, dopo, la possibilità di ricucine sarebbe molto più remota, vi può sembrare paradossale, ma è così, in certi momenti, se fossi stato sposato con Luca il divorzio l’avrei chiesto eccome e avrei distrutto tutto senza rimedio e invece il rimedio c’è stato proprio perché non c’era nulla di rotto alla spalle.

 

MATRIMONIO E DIVORZIO GAYultima modifica: 2007-09-08T21:05:00+02:00da gayproject
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2 pensieri su “MATRIMONIO E DIVORZIO GAY

  1. Premetto che questo non è un commento al post specifico, ma al blog in generale.

    Qui sembra che ogni post abbia un autore diverso, certo che è così. Ma così non è più un classico blog, è un’altra cosa. Non ha senso neanche lasciare i commenti.

    Domanda: perchè ognuno non si fa il proprio blog? Per favore qualcuno me lo spieghi perchè non riesco proprio a capire….

  2. Effettivamente questo non è un classico blog, il senso di questo “progetto” si può dedurre chiaramente dal primo post di questo blog al quale rinvio.

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