IMBARAZZO GAY

Ciao ragazzi, vi vorrei raccontare di una cosa che mi è successa e che mi ha messo in un imbarazzo terribile. Non è vero che il problema dei gay è riconoscersi, perché una volta che ci si è riconosciuti, certe volte è pure più difficile di prima. Tralascio le premesse e vado al fatto. Devo fare quest’anno il secondo anno di Economia, l’anno scorso all’università ho conosciuto un ragazzo che mi incuriosiva parecchio, dico solo incuriosiva, ma veramente parecchio. Un ragazzo molto simpatico, ma almeno in qualche modo un po’ distaccato, un con una certa classe ma sfuggente, apparentemente moto affabile, ma in sostanza molto sulle sue. Durante il periodo delle lezioni abbiamo parlato pochissimo e io in effetti non avevo l’impressione che ci fosse veramente un feeling tra noi, solo col passare del tempo si era sciolto un po’, ma sempre in modo relativo, in sostanza non era un amico nel senso vero della parola, era piuttosto un conoscente simpatico ma niente di più. Alla fine ho scoperto che aveva la mania di internet e ho scoperto anche il suo nick. ovviamente sono andato sul suo blog, però non era una cosa eccezionale, cioè era bello, ben  scritto, anche pieno di foto di qualità ma mi sembrava un po’ sfuggente proprio come il suo autore, qualche volta molto poetico e qualche volta con un po’ troppo sentimentalismo. Il blog di Marco (lo chiamo così ma non si chiama così) era pieno di album fotografici, Marco ci compariva abbastanza di rado e sempre con una ragazza diversa… ergo Marco non aveva una ragazza. Ho spulciato tutto il blog dall’inizio alla fine, qualche volta diceva che certe cose che considerava belle erano “come guardare una bella ragazza” ma era detto in tono piuttosto distaccato, un po’ come un modo di dire prefabbricato e automatico. Alla fine del mio studio del blog di Marco, perché si trattava di un vero e proprio studio, io, in pratica, ho archiviato il tutto e ho concluso che Marco non mi interessava. Abbiamo continuato a vederci a lezione e anche a scambiare qualche e-mail ma sempre su problemi riguardanti l’università, in sostanza tutta roba neutra. In pratica, dal mio punti di vista, Marco era un bravo ragazzo con il quale io non avrei mai avuto nessun dialogo serio, ma piano piano sempre in forma molto astratta ha cominciato a dire qualcosa in più, a usare qualche parola meno ambigua, e la cosa è proseguita per un po’, anche sul suo blog cominciavano a comparire cose più strane. E’ a quel unto che ho cominciato a pensare che Marco fosse gay, veramente più a partire dalle cose che aveva scritto sul blog che da quelle che aveva mandato a me direttamente. I nostri scambi di e-mail sono diventati meno banali, sempre molto distaccati, ma meno banali, ogni tanto, sempre nella solita forma sfuggente, si parlava di difficoltà di preoccupazioni, di problemi da risolvere, ma lui non mi diceva nulla di concreto e io mi guardavo bene dal chiedere. Alla fine di maggio pensavo di non avere dubbi sul fatto che fosse gay e ho fatto anch’io un passo in avanti, ma sempre a metà, per poter far finta di niente in caso di necessità. Dal blog ormai sembrava chiaro che stesse per fare il suo coming out. Io gli ho scritto e, anche se in forma generica, gli ho detto di pensarci benissimo perché la prudenza non è mai troppa e gli ho detto che non vorrei che avesse paura di me, mi ha risposto che non aveva nessuna paura e che non voleva perdere i contatti con me, ma non ha fatto nessun riferimento né al coming aut né a qualsiasi altra cosa che avesse anche il minimo contatto con l’essere gay, al che io ho pensato che forse la mia fantasia viaggiava troppo velocemente e probabilmente l’interpretazione in chiave gay di Marco era solo un parto della mia fantasia. Tanto premesso mi sono messo l’anima in pace. Poi mi ha scritto in un modo amichevole e mi ha detto che aveva un problema da risolvere e che gli avrebbe richiesto un po’ di tempo e quindi non ci saremmo risentiti per un po’. Io, francamente, ho pensato che stesse male, che avesse qualche problema di salute, mi sembrava la cosa più ovvia e, come al solito, non ho fatto domande. Non ci siamo sentiti per un po’. Di tanto in tanto tornavo a visitare il suo blog, quando a un certo punto ci trovo un coming out pubblico in piena regola. Una cosa del genere io veramente non me l’aspettavo, ma devo dire che la cosa mi ha messo in uno stato d’animo di vera esaltazione. Gli ho mandato una e-mail piuttosto emotiva, lui mi ha risposto col solito distacco, ma ha risposto cose carine e io gli ho mandato un’altra e-mail più emotiva della prima, badate bene, non esplicita, sempre par la paura di fare un passo di troppo, ma se voleva capire poteva capire venissimo e, secondo me, ha capito benissimo, ammesso e non concesso che non avesse capito anche molto prima, perché certo non gli mancava il cervello per capirlo, però questa volta io non ho avuto risposta, non so perché ma non ho avuto risposta, penso che abbia avuto paura. Sembra assurdo ma il coming out pubblico fa meno paura di un rapporto privato. Chissà perché le cose sono andare così, ma non l’ho risentito per parecchio tempo. Stamattina ci siamo incontrati all’università ed è stata una cosa gelida, mi ha detto un po’ di parole di circostanza e poi mi ha detto che ci saremmo rivisti dopo ma non ci siamo rivisti. A me sarebbe piaciuto moltissimo parlarci, non dico altro, solo parlarci, ma è come se tra noi ci fosse un muro, una forma di imbarazzo che non si supera. Ho pensato di andarlo a cercare, di scrivergli una e-mail, ma non l’ho fatto. Fin quando un gay vero non l‘hai mai conosciuto pensi che il problema sia individuarne uno, poi, quando questo succede ti rendi conto che il dialogo e tremendamente difficile. Non so di che cosa possa aver avuto paura ma ha avuto paura. Sul blog, dopo il coming out ha avuto moltissimi messaggi sul blog, carucci, per carità, ma che c’entra tutto questo con la vita affettiva vera? Almeno tra noi avremmo potuto parlare liberamente ma anche questo è stato impossibile. La sensazione di amarezza di stamattina me le porto ancora appresso. Ma perché deve andare a finire così?

IMBARAZZO GAYultima modifica: 2007-09-06T14:35:20+02:00da gayproject
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Un pensiero su “IMBARAZZO GAY

  1. E’ ipotizzabile che quel ragazzo che tu hai chiamato Marco si trovasse in un periodo di presa di coscienza ed accettazione di sè. Quindi con le idee non ancora chiare sul da farsi. Stabilire con te un rapporto se pure solo di amicizia avrebbe voluto dire farsi vedere in giro con te che a quanto pare hai superato molti problemi, e quindi la gente avrebbe tratto le sue conclusioni. Cosa, questa, ribadisco, alla quale probabilmente lui non era ancora preparato.
    Ti saluto.

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