GAY E SCUOLA

Pure io devo cominciare il quarto scientifico e vorrei rispondere a quel ragazzo che ha raccontato la storia del coming out su Dante e gli vorrei dire che non è stato solo fortunato ma probabilmente vive in un altro pianeta. Io con la scuola ho avuto un rapporto pessimo e sto per cambiare scuola. Anzi, perché non mi dici qual’è la scuola tua perché se sono a tempo ci vengo pure io, anzi ci veniamo pure noi, io e Marco (lo chiamo così qui, ma non si chiama così). Questa è la storia. Con Marco di conosciamo dalle medie e il nostro errore è stato che ci siamo presi un po’ troppa libertà, forse. Insomma in classe non c’era nessuno e noi ci stavamo baciando o poco di più, e che è successo… la prof. di religione apre pianissimo la porta e ci becca (io questo l’ho saputo dopo) ma non ce lo dice, se ne va e torna dopo un minuto dopo avere bussato la porta, ma quello che c’era da vedere l’aveva visto. E’ una donna giovane, quasi una ragazza, ma di quelle fissate che le piglieresti a schiaffi. Insomma che ti fa questa, si mette in testa che ci deve redimere ma non ci dice niente, hai capito? Ci deve riportare all’ovile. Lo è andato a raccontare agli altri professori, quello di Italiano neanche gli ha dato retta, ma gli altri sì e la persecuzione si è allargata, quando ci interrogavano, a me e a Marco, ci facevano andare male proprio per dimostrare che due “come noi” non sono all’altezza della situazione. Noi abbiamo un compagno, di quelli secchioni forte, però uno intelligente che tiene testa pure ai professori, uno che io non gli davo due soldi di valore dal mio punto di vista e in vece no, è stato uno come si deve, a un certo punto con lui è venuto il discorso su quella di religione e lui m’ha guardato e ha fatto il gesto con la mano come per dire: ma da una come quella che cosa ti puoi aspettare! Siccome noi abbiamo finto di non capire, la prof di religione ha cercato di mandarci dalla psicologa, un’altra amica sua, una mezza monaca. Noi ci siamo rifiutati e sono cominciate le pressioni: “Vi dovete fare aiutare! Voi siete ragazzi e avete bisogno di essere guidati. Io penso che voi dovreste fare un certo percorso…” insomma avete capito. Io le avrei proprio cavato gli occhi. Marco mi diceva di lasciare perdere e io ho lasciato perdere, il fatto è che adesso ci ritroviamo pieni di debiti (scolastici) che per gli esami di maturità come sono adesso pesano e abbiamo deciso di andarcene perché prima ci avevano detto chiaro che saremmo stati bocciati, naturalmente per le materie, non per altri motivi, ma il motivo vero era che non ci eravamo piegati alla prof. di religione. Io alla scuola nuova ho scelto di non fare più religione, quella me l’ha fatta odiare. Però c’è un’altra cosa che vorrei dire a proposito di quel ragazzo che tiene testa ai professori, lui ci ha raccontato che in consiglio di classe  la prof. di religione ha parlato di noi davanti agli altri ragazzi e ha detto che dovremmo essere aiutati a livello psicologico perché stiamo prendendo una cattiva strada, questo è il rispetto che ha per noi! Poi ne ho saputa una del Consiglio di Istituto. Qul ragazzo bravo sta pure al consiglio di Istituto e ci sta pure la prof. di Religione. La prof. di religione voleva fare un cineforum su droga e omosessualità ma  lo voleva fare a modo suo invitando chi voleva lei e il nostro compagno ha detto due cose che mi sono piaciute molto, una è che non si possono mettere insieme due cose come queste perché sono cose che non hanno nulla a che vedere sotto nessun punto di vista e quindi, se si devono fare i cineforum, se ne devono fare due e separati, e l’altra è che se si devono fare i cineforum su tema gay non si devono invitare i preti o gli psicologi amici della prof. di religione ma i rappresentanti delle associazioni gay. Il consiglio di istituto gli ha dato ragione. Il cineforum sulla droga l’abbiamo fatto ma quello sulla omosessualità no!

GAY E SCUOLAultima modifica: 2007-09-04T08:02:04+02:00da gayproject
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