ESSERE GAY IN UN ALTRO MODO

Caro Project,

sono un ragazzo gay di 24 anni ma se fosse solo questo non sarebbe proprio un problema. Anche se mi è particolarmente penoso parlare di certe cose cercherò di farti capire lo stesso quello che ho passato. Da piccolo ho subito molestie sessuali da uno zio, è cominciata da quello che mi ricordo verso gli otto  anni ed è andata avanti per circa cinque anni. Ho cominciato a rendermi conto abbastanza presto che si trattava di cose sessuali ma la cosa è andata avanti lo stesso. Non avevo paura, sembrava tutto un gioco, ma sapevo che non era una gioco, era come se mio zio avesse bisogno di quelle cose. Non è stato mai violento con me, qualche volta lui nemmeno mi chiedeva di fare quelle cose, vedevo che era in imbarazzo e cominciavo io. Per me prima all’inizio erano cose solo meccaniche, poi sono diventate anche cose che avevano una valenza sessuale. I miei non si curavano per niente di me e io stavo tutto il tempo con mio zio, non l’ho mai odiato per quello che ha fatto, penso che specialmente quando ero più grande, per lui fosse una cosa anche un po’ penosa, forse aveva paura che io lo potessi raccontare ma non lo avrei mai fatto. Era cominciata come ti ho detto, poi quando io avevo 14 anni mio zio è morto in un incidente di macchina, era ancora giovane, non aveva ancora 35 anni. Quando me lo hanno detto sono rimasto di sasso sia per la cosa in sé che perché avevo fatto quelle cose con uno che adesso era morto, io mi ricordavo tutto di lui e pensare che fosse morto e che io lo ricordassi così distintamente mi faceva stare malissimo, ma ripeto non lo ho odiato, anzi arrivo a compatirlo. Non so che vita abbia fatto quando era ragazzo ma non credo sia stata una vita splendida. Quello che è successo con mio zio penso abbia profondamente influenzato la mia sessualità, adesso riesco ad innamorarmi solo di uomini molto più grandi di me. Non so se sarei stato gay se avessi vissuto un’adolescenza normale, forse sì, ma mi sarei innamorato di altri ragazzi e non di uomini grandi. Non voglio dare colpe a nessuno, meno che mai a uno che non c’è più e che non sono mai riuscito ad odiare. Dopo la morte di mio zio ho passato un paio d’anni di depressione per i motivi che ho detto, ho perso un anno a scuola e ho cominciato a sbandarmi del tutto. Il sesso coi coetanei non mi attraeva per niente, poi ho cominciato a pensare che quello che mi era capitato era proprio una violenza e che ne avrei portato il peso per tutta la vita. A 19 anni ho conosciuto un 50enne e me ne sono innamorato, era una persona come si deve ma non ne ha voluto sapere, forse aveva paura di poter essere ricattato, quando ha capito che non sarebbe successo ha smesso di scappare e si è creato un minimo di rapporto, io lo desideravo anche sessualmente ma lui non ne ha mai voluto sapere. Ci si sentiva ogni tanto, si usciva qualche volta ma di rado a fare due passi e a parlare un po’, con lui ho avuto il coraggio di parlare di mio zio e per me è stato molto importante. Mi trattava con rispetto e sentivo che mi voleva bene. È andata avanti così per tre anni, in pratica i tre anni migliori della mia vita, mi sentivo accettato, rispettato per quello che ero, alla fine gli ho anche detto che mi ero innamorato di lui, era contento del fatto che io gli volessi bene ma pensava che la storia di mio zio mi avesse condizionato molto ma che sarei riuscito comunque ad innamorarmi di un ragazzo della mia età. Un anno e mezzo fa non si è fatto più sentire, ero disperato, non sapevo che fine avesse fatto, sapevo dove abitava e sono andato a cercarlo a casa sua ma era morto di infarto. Ho provato un dolore fortissimo, come se mi fosse morto un familiare. Adesso sono più di 15 mesi e io sono un vegetale, non ho più finito gli studi, non riesco a reagire, non credo potrei innamorarmi di nessun altro, certe volte non ho proprio più voglia di vivere. Anche nel mondo gay mi sento totalmente fuori posto, i miei di me non sanno nulla e per di più sono solo, completamente solo. Che cosa posso sperare? Forse di innamorarmi veramente di un ragazzo o di trovare magari un uomo maturo come quello che ho perso? Io credo nessuna delle due cose. Non ho nessun dialogo con i miei che non mi potrebbero nemmeno capire. Ho conosciuto un ragazzo che penso a me ci tenga veramente ma non sono innamorato di lui e soprattutto non ho proprio il coraggio di raccontargli la mia storia perché se ne scapperebbe via. Cercherò di riprendere gli studi e di pensare a trovare lavoro al più presto, forse così riuscirò a non pensare. Ti ho scritto perché nel blog hai trattato con rispetto cose in un certo simili a quelle che ho vissuto io e penso che lo stesso rispetto potresti provarlo per me. Se vuoi pubblica pure la mia mail.

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ESSERE GAY IN UN ALTRO MODOultima modifica: 2010-12-14T22:31:51+01:00da gayproject
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