DIMENSIONE AFFETTIVA GAY

La parola “gay” sta progressivamente perdendo la sua valenza negativa ed ha, non fosse altro, il merito di essere un termine dall’apparenza non para-scientifica e di essere ormai (e sempre di più lo sarà in futuro) una parola neutra. La parola omosessualità invece, nel suo aspetto para-scientifico e definitorio, pone l’accento sulla sessualità gay e genera nella mente di chi ascolta l’idea che essere gay sia essenzialmente una questione legata alla sessualità e dato che spesso per “sessualità” non si intende, come si dovrebbe, un aspetto essenziale della persona umana intrinsecamente correlato con la personalità nel suo complesso ma semplicemente un comportamento sessuale, si ingenera attraverso l’uso della parola “omosessuale” la convinzione che un omosessuale si distingua dagli altri essenzialmente per i suoi comportamenti sessuali. Da qui una lunga serie di studi, “oggettivi” o presunti tali, tendenti a valutare il fenomeno gay, anche sotto il profilo statistico, sulla base dei comportamenti sessuali “oggettivamente valutabili”. In realtà, per poche questioni come per l’essere gay vale essenzialmente un criterio soggettivo per cui è gay non chi ha comportamenti sessuali conformi a un prefissato modello di sessualità gay ma chi si sente gay, si tratta cioè di un problema identitario irriducibile alla dimensione di comportamenti oggettivamente rilevabili. In questo senso ci sono persone che hanno tenuto e tengono comportamenti sessuali che alcuni autori considerano tipicamente gay che però gay non si sentono affatto e ci sono persone che si sentono profondamente gay che non assumono nessun comportamento definibile gay a priori o addirittura, per varie ragioni, assumono comportamenti qualificabili in astratto come etero.
Questa doverosa premessa tende a chiarire che l’essere gay non è riducibile a dei comportamenti sessuali tipici ma afferisce alla sfera dell’affettività profonda pre-comportamentale cioè alla sfera dell’affettività in senso lato, prima ancora che alla sessualità in senso specifico.
Parlando con i ragazzi si percepisce ce la loro prima preoccupazione non è di natura sessuale ma affettiva in senso lato: creare un rapporto affettivo importante con un ragazzo, perfino con un ragazzo etero, creare un clima di confidenza e di rispetto reciproco in cui poter essere finalmente se stessi, trovare una risposta affettiva senza esitazioni e poter avviare un rapporto basato sull’idea di essere finalmente in due.
Un ragazzo di 16 anni ha inserito nei questionari a risposta libera sulla sessualità gay delle risposte quanto mai significative:
Come ho cercato di realizzare la mia affettività/sessualità: “innamorandomi, dando tutto me stesso a colui che amo.”
La mia attuale situazione affettiva: “amo, credo, un ragazzo della mia classe, perdo la testa per lui, lo penso sempre e mi viene da piangere pensando a lui, al suo volto, lo voglio con tutto me stesso.”
Il mio grado di soddisfazione affettiva: “negativissima, solo come un cane e vivendo di sogni, speranze, illusioni ma ci sono tantissime delusioni.”
Il mio grado di soddisfazione sessuale: “non ho mai fatto sesso, vorrei farlo solo con la persona che amo…”
Il peso del sesso nel mio mondo affettivo: “boo… penso che sarebbe normale, mi servirebbero più coccole e baci per affrontare tutto.”
Che cosa vorrei dal mio ragazzo: “dolcezza, passionalità, comprensione, fiducia e soprattutto sincerità”
Che cosa penso di poter dare al mio ragazzo: “darei la vita se fosse necessario.”
I miei desideri in relazione alla mia vita affettiva/sessuale: “fidanzarmi con il ragazzo dei miei sogni… l’amore chiede tutto ed ha il diritto di farlo.”
Le mie frustrazioni in relazione alla mia vita affettiva/sessuale: “tante, ho paura di perderlo, di non ritrovarlo più sul mio cammino, mi pentirò di non averci provato ma sono timido e in questo mondo non si sa mai come potrebbero reagire le persone…”
Che cosa vorrei conoscere circa la vita affettiva/sessuale degli altri ragazzi gay: “tutto, la loro vita, la loro storia, il rapporto con i loro familiari, amici, com’è sentirsi amato da una persona, chiunque essa sia, perché secondo me l’amore è tutto, non è l’egoismo tra due persone come affermava A. De La Salle.”
Le risposte di questo ragazzo sono cristalline, non appannate da spirito di compromesso e rappresentano un po’, allo stato puro, i desideri originari più profondi di un ragazzo gay.
In relazione alle domande “Che cosa vorrei dal mio ragazzo /Che cosa penso di poter dare al mio ragazzo” i questionari a risposta libera riportano risposte illuminanti:
Tanto, soprattutto dolcezza.
La possibilità di una convivenza stabile stabilità felicità.
Che mi amasse davvero: cioè, che stessimo bene insieme sempre e che volessimo sempre stare insieme, che sappia farmi ridere, che mi abbracciasse quando ne ho voglia, che mi coccolasse un po’, che mi sopportasse quando serve, ecc. (sono un tipo ambizioso). Io che cosa potrei dargli? Mah, diciamo me stesso!
Che mi faccia tante coccole, sincerità, amore, collaborazione.
Non saprei cosa dire oltre a quello che già mi dà. Di lui apprezzo molto la lealtà, il senso di rispetto, il suo non essere mai opprimente. Ha anche tante altre qualità, solo è un po’ cocciuto ma va bene così! Spero di potergli dare una vita sentimentale felice e serena con l’entusiasmo di iniziare ogni giorno come se fosse il primo che passiamo insieme.
Poterci accettare reciprocamente per quello che siamo, poterci dire tutto con naturalezza e sincerità, poter fare tutto quello che ci va di fare infischiandosene di quello che pensa il resto del mondo. Se ami qualcuno gli dai tutto ciò che puoi se lui lo vuole. La cosa più preziosa sarebbe la sincerità, ma bisogna che il tuo compagno la voglia e possa accettarla. Non sento così però il mio attuale rapporto: potrebbe lei credere nel nostro rapporto se le dicessi che mi mancano i rapporti sessuali con gli uomini?
Affetto, mi sento così banale, quasi da ragazzina del cioè, ma provare l’amore sarebbe fantastico. E leggerezza sono di un pesante ma mi so far trascinare.
Non sono mai stato innamorato ma sempre per le mie difese personali, adesso che le ho abbassate sono molto più emotivo e meno cinico.
Profondità e potrei insegnargli a guardare la vita da punti di vista differenti.
Che continui a crescere in questo suo modo meraviglioso e unico e ad essere così complicatamente contradditorio e difficile; in breve che sia la persona che è da sempre quella che mi stimola e mi incanta e non mi basta mai. Spero di potergli dare tutto quello di cui ha bisogno per essere pienamente ed evolutivamente se stesso.
Sincerità e onestà d’animo e di rapporto, attenzione, coccole e sesso, fiducia ascolto e comprensione.
Che non si stancasse mai del mio continuo progettare cambiamenti di vita per il futuro. Amore e fiducia.
AMORE, AMORE E ANCORA AMORE… Un compagno di vita, un amico, un amante. Una persona alla quale rivolgersi nei momenti difficili, con la quale non sentirsi mai solo. Sarei la sua spalla su cui piangere e lui sarebbe la mia. Saremmo l’uno il sostegno dell’altro.
Prima di tutto vorrei avere un ragazzo. Gli darei tutto l’ amore del mondo.
Affetto, attenzioni e fedeltà. Vorrei un rapporto sincero e basato sulla fiducia, un’intesa forte e un aspetto fisico carino. Vorrei dare a lui le stesse cose che il mio ragazzo dovrebbe sapermi dare.
Vorrei potergli dire ogni cosa, vorrei che ognuno dei due potesse essere un libro aperto con l’altro, vorrei che fosse dolce e comprensivo e, non importa se sembra banale, ma ho veramente bisogno di qualcuno che capisca fino in fondo i miei sentimenti. Lo stesso vorrei fare per lui, sarei sempre al suo fianco per fare ogni minima cosa che è in mio potere per farlo stare bene. potrei dargli dolcezza come forse non ho mai fatto con nessun altro. Semplicemente questo: il mio amore.
Tenerezza, disponibilità, simpatia, apertura, coccole ma anche grinta. Tanto amore, affettuosità ma anche allegria, divertimento!!
La felicità, la gioia e il sentirsi vivo e amato.
Sincerità, felicità, essere trattato con cura. Mi darei al massimo e lo amerei sicuramente più di quanto lui non farebbe.
Sincerità e lealtà, le stesse cose che vorrei da lui.
Sincerità, chiedo troppo … ebbene si sono egoista! Gli darei tutto me stesso, se lui è sincero.
Una relazione stabile, divertimento, confronto, dialogo, dolcezza, e anche sesso a volontà.
Affetto, dolcezza, comprensione, tutto il bene che potrei dargli, potrebbe risultare alquanto ovvio e stupido ma x me è il massimo…
Sincerità, tutto il, resto viene da sé. Cercherò di dare quello che vorrei avere io.
Dolcezza e protezione, dolcezza e disponibilità in qualunque situazione, darei la vita per la persona che amo.
Credo che queste risposte diano un’idea chiara di quale valore abbia l’affettività nel rapporto tra due ragazzi gay al di là di qualunque discorso teorico.

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Se volete, potete partecipare alla discussione di questo post aperta sul Forum di Progetto Gay:

http://progettogayforum.altervista.org/viewtopic.php?f=16&t=500

DIMENSIONE AFFETTIVA GAYultima modifica: 2009-11-25T18:13:00+01:00da gayproject
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