RAGZZI GAY ED AFFETTI FAMILIARI

Che rapporti ci sono? Secondo me, cose che hanno un senso e niente affatto banale… così, adesso, solo per dire, tu magari pensi: c’hai il ragazzo… e che ti manca! … però la vita non è solo quella col ragazzo… ci sono anche altre cose. Adesso chiacchierare così in astratto di queste cose è strano però nella vita di ciascuno di noi contano tante cose, magari non si vede, sembrano cose stupide ma ci sono. Le persone che per te sono importanti hanno tutte ruoli diversi e sono ruoli che non si sovrappongono, il ragazzo ce l’ho… e questo è importante lo so… ma serve anche altro… cioè ci sono tanti tipi di coccole, certe te le può fare solo il tuo ragazzo, va bene, ma altre no, ma io dico, che ne so, un incoraggiamento, o il fatto che si resti a parlare insieme anche sei si parte da punti di vista diversi, il fatto che magari lui sa di te e non ti giudica, che ti accetta come sei. Adesso, nella vita mia sono mancate tante cose proprio da quando ero ragazzino, a livello familiare, diciamo, io allora le coccole le avrei volute, le avrei volute disperatamente e invece per me non ci sono mai state. Quando facevo una cosa, siccome l’avevo fatta io, era per forza una cosa stupida… beh… permetti che sentirmi dire che conto qualche cosa mi fa piacere. Parliamo sì, parliamo tanto, specialmente quando il mio ragazzo non c’è… e per me ha un senso, non è una cosa solo per riempire il tempo… cioè se uno ti sta a sentire e parla con te per ore… beh, qualche cosa vuol dire… ma certe volte arriviamo pure ai ferri corti, gli dico pure qualche cattiveria… sì, sulle cose che fa… insomma cattiverai no, non mi viene, però parlo senza peli sulla lingua e pure lui si arrabbia con me… sempre, sai, in modo molto pacato, ma deciso… mi fa la predica… e a me la predica in quel modo non me l’ha mai fatta nessuno. A casa mia se ne sono infischiati sempre tutti oppure hanno solo saputo giudicare e m’hanno fatto stare male, io l’affetto dei miei l’ho cercato tanto… te l’ho detto… ma proprio disperatamente  e non l’ho mai avuto. La mia non era nemmeno una famiglia, io ero la pecora nera… sai, uno gay… insomma si sporca proprio l’onore della famiglia e me l’hanno fatto pesare in tutte le maniere… Insomma mi sarebbe tanto piaciuto vivere in una famiglia vera… perché per un ragazzo gay la famiglia è fondamentale, se non ti supporta tanto o ti ostacola addirittura, la tua famiglia ti può distruggere dentro… perché la libertà va bene ma la vita vera non è solo quello… stare soli è proprio brutto… Con lui, che ne so, c’è un po’ un “effetto famiglia”… non so come spiegarmi, mi fa piacere quando trovo un suo messaggio, cioè non è che non campo se non lo trovo, ma se ce’è mi fa piacere e a vedere se c’è ci vado spesso. Per esempio… del mio ragazzo dice solo cose positive. A Marco gliel’avevo detto tante volte: “Un giorno o l’altro te lo faccio conoscere…” Marco era diffidente, non ne voleva proprio sapere ma tanto ho insistito che l’ho convinto, io non sapevo che cosa sarebbe successo e un po’ ero ansioso, poi ci siamo visti tutti e tre… io pensavo che avremmo parlato, e invece no… ci siamo solo salutati, poi lui ha detto che il pomeriggio era bellissimo e che io e Marco dovevamo passarlo insieme, non insieme con lui, insieme io e Marco… A Marco è piaciuto, ha detto che è sorridente e che è una persona positiva… almeno così l’ha visto per una volta… poi l’argomento è caduto così… In certi periodi non lo sento anche per diversi giorni, anche dieci giorni, ma so che non si è dimenticato, quando ci si risente è come se ci si fosse sentiti il giorno prima… cioè è proprio una cosa di tipo familiare… no… una cosa come dovrebbe essere una cosa di tipo familiare perché la mia non è stata così per niente… un po’ è sostitutivo di un ambiente familiare e poi c’è una cosa che mi colpisce molto, che alla fine ragioniamo più o meno nello stesso modo, se una cosa per me ha un senso importante lui lo capisce, cioè davanti a tante cose ragiona un po’ come me… non è un fatto banale, non è un confronto tra sordi o tra mondi diversi… siamo dello stesso mondo e io a capire quello che pensa di me ci tengo moltissimo… io non lo vedo mica come un concorrente di Marco e non ci si vede nemmeno lui, non c’entra proprio niente… ah, un’altra cosa non si arrabbia mai veramente… cioè con me… magari non è d’accordo… però si discute e non si distrugge niente e un po’ mi sento importante e penso pure lui. Ti sembra strano eh? Marco non ne è geloso per niente e tante volte mi chiede: “Ma che t’ha detto?” e io gli racconto di che cosa abbiamo parlato. Adesso non lo sento da una settimana e un po’ mi manca, ma stasera lo cerco, lui non mi chiama mai ma non è per disinteresse, questo lo so. E’ un amico sì, questo sì, un amico vero, forse qualcosa di più, una specie di fratello che so che mi pensa… ma no, guarda non in modo stupido o chissà perché… proprio perché ci si vuole bene anche cosi. Io adesso sto meglio perché c’è… se non ci fosse mi mancherebbe, mi ridimensiona, nel senso che mi fa vedere le cose per quelle che sono, un po’ mi dispiace quando mi spara a zero sui sogni, però forse serve anche quello però mi piace molto quando mi demolisce le preoccupazioni e mi dice che va tutto bene e che non ho motivi seri di preoccuparmi, finora ha avuto sempre ragione, più o meno, e un certo effetto rassicurante su di me ce l’ha, lui le cose le vede da lontano, ha altre prospettive, questo si sente, però per me alla fine dei conti è importante lo stesso, cioè mi può dare cose che alti non mi possono dare. Lo so che è difficile da credere ma è così… e lui dice che io per lui sono importante e io lo so che è vero… e lo sa pure Marco… eppure non c’è stato mai nessun problema … sono altri piani, piani paralleli che non si toccano, un po’ io la mia famiglia me la sono ricostituita così…

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RAGZZI GAY ED AFFETTI FAMILIARIultima modifica: 2008-03-14T14:57:14+01:00da gayproject
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Un pensiero su “RAGZZI GAY ED AFFETTI FAMILIARI

  1. Capisco bene questo racconto e lo sottoscrivo in pieno:nella vita non tutto deve ruotare intorno ad una persona sola,ci può essere spazio x tanti altri rapporti non necessariamente “minori” (che comunque ci possono stare benissimo) ma semplicemente “diversi”.
    Poi ovvio,dipende sempre dalle circostanze e dall’attenzione che uno presta ad eventuali “conflitti d’interesse”.

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