ANDY ROMANZO GAY 7/4b

Poiché la sezione 7/4 di ANDY ROMANZO GAY era troppo lunga, tanto da eccedere i limiti di un post di questo blog, è risultata pubblicata decurtata dell’ultima parte, la riposto qui per completezza. Negli altri blog il testo è già completo.

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– Ma perché?

– Cucciolo, mi sono stufato, e poi tu magari arriverai pure fino in fondo ma io tanto alla fine pianterò tutto lì e sarà finito il fuoco di paglia.

– Ma che dici, Birillo? Noi dobbiamo lavorare insieme.

– Cucciolo, ma tu non l’hai capito ancora che a me dell’università non me ne importa niente, io studio perché tu vuoi che io studi con te ma io a tutte queste cose sublimi non ci credo affatto, se tu studi lo fai per i tuoi, lo fai per te… ma io alla fine mollerò tutto, che ti credi, io lo so come andrà a finire, io non ce la faccio a correre appresso ai sogni, Cucciolo io adesso lo faccio per te, non per me, ma poi alla fine mi stuferò anche di studiare per farti piacere e mollerò tutto, tu andrai avanti lo stesso e io finirò nella merda, come è inevitabile, non mi guardare strano, Cucciolo, tu certe cose non le puoi capire, io adesso sto qui con te ma non ci sto del tutto, io sto seguendo il progetto della tua vita, non quello della mia, quale sia la mia vita io non lo so però poi lascerò nella merda anche te, alla fine sarà così, io adesso sto qui, ma non mi va di dire che sono entusiasta perché non è vero, io adesso sto vivendo una vita che non è la mia, si può fare, per un po’ si può anche fare, ma non si può fare finta che i tuoi sogni sono anche i miei, io quali sono i miei non lo so e adesso non mi va di studiare, non mi va di sentirmi come te, io non ti voglio imitare in tutto, ho anch’io la mia personalità ma ci sto rinunciando giorno per giorno per diventare un personaggio della tua commedia ma questo non è giusto, certe volte mi sento quasi violentato, tu non te ne rendi conto… adesso sto parlando liberamente ma non ho la forza di farlo sempre, certe volte sto zitto e comincio covare un po’ di odio contro di te e anche contro i tuoi… tu queste cose non le vuoi sentire… eh? Dillo, Marco, ti faccio rabbia? Ti faccio pena? … Pensa quello che vuoi ma adesso non ho voglia di studiare, studia da solo se vuoi, io mi vedo la televisione… mi sono stufato di fare sempre quello che vuoi tu…

– Senti, Andy, io non sono abituato a trattare con gli stronzi, se vuoi giocare al giovane dannato fottiti per conto tuo e non venire a rompere il cazzo a me.

– Lo vedi come sei! Adesso viene fuori tutto quello che ti porti dentro!

– No, Andy, se ti vuoi convincere che sei più bravo di me a raccontare stupidaggini credici pure… io stronzate non ne dico, ma se tu vuoi stare qui pensando di trovare uno che ha tempo da perdere per giocare con te hai sbagliato proprio indirizzo, tu ancora ti credi di essere chissacchì, ti credi un predestinato magari al fallimento, ma un predestinato, ma sei solo un cretino che cerca di provocare per vedere fino a che punto si può tirare la corda…

– Lo vedi come sputi fuori il veleno! Lo vedi quello che pensi veramente! Ma sei un imbecille anche tu!

– Lo so, ma io quello che voglio lo so! Tu stai cercando di farti credere uno zombi, ma tu non sei uno zombi o un predestinato, sei solo un imbecille! Ma io sono più imbecille di te perché mi sono innamorato di un imbecille più imbecille di me! Senti, stronzetto! Lo so che sei più forte di me e che mi puoi mettere sotto quando vuoi ma non ti credere che ti lascerò distruggere tutto, se tu vuoi finire nella merda è inutile che ci provi perché io non te lo permetterò. Se vuoi fare lo stronzo hai sbagliato indirizzo, qui non ci sono psicanalisti che ti devono capire per forza, se vuoi cazzeggiare a me non me ne frega niente… io da te so quello che voglio e riuscirò a ottenerlo… che ti credi che qui puoi fare lo stronzo come a casa tua? No, Birillo, qui ci sono anch’io, non ti voglio mettere sotto ma non voglio nemmeno essere costretto a sopportare un Birillo troppo stronzo… Tu adesso mi chiedi scusa e ci mettiamo a studiare come si deve, se vuoi non mi chiedi scusa ma ci mettiamo a studiare comunque.

– E se io non lo faccio?

– Se tu non lo fai, fai le valigie e te ne vai domani mattina, a me gli zombi non piacciono.

– Lo vedi come sei autoritario! Sei peggio di mio padre!

– No, Birillo, non ti lascerò fare quello che vuoi tu, qui siamo in due e decidiamo in due.

– Ma stai facendo tutto da solo!

– No! Io sto facendo tutto ragionando con la testa di due persone perché tu non ragioni proprio. Birillo! Io parlo sul serio, non perdiamo il tempo come due deficienti! Cerchiamo di lavorare!

– Cucciolo, ma è una forzatura!

– E allora! E’ per il bene nostro, per il tuo e per il mio… Io mi sono innamorato del mio Birillo e non mi lascerò distruggere, tu mi puoi fare qualunque cosa, ma non puoi distruggere il nostro futuro! Noi non ne abbiamo un altro!

– E se io ne avessi un altro?

– Se tu ne avessi un altro adesso non staresti qui!

– Sì, ma te l’ho detto, io non so se durerà!

– Ah! Ancora con questa solfa! Basta! Adesso cerchiamo di pensare a lavorare!

– Cucciolo… mi sa che hai ragione…

– Avanti prendi il libro e cerca di non distrarti! Comincia a leggere tu, ché è meglio!

– Cucciolo scusami, io certe volte sono proprio cretino…

– Io so solo che ti voglio bene e guai a te se ti permetti di perdere tempo!

– Scusa!

Andy cominciò a leggere e andò avanti fino alle undici di sera, senza chiedere il cambio, cercò di ricapitolare ogni tanto perché la sua lettura fosse proficua anche per Marco, in più di una occasione si fermarono a discutere circa certi istituti giuridici, Andy cercava di venire incontro a Marco e di dargli ragione anche quando Marco sentiva di avere proprio le idee confuse, ma questo comportamento Marco non lo accettava.

– No, Andy, io di certe cose non ho capito niente e tu fai finta che non è così… se io dico stronzate me lo devi dire, non mi dare ragione per farmi contento, in queste cose ne capisci senza dubbio molto di più tu di me… capito? Tu una funzione ce l’hai, non ci devi rinunciare, qui sei tu che devi mettere i paletti al punto giusto, non mi dare ragione come ai deficienti… quando dico stronzate me lo devi fare capire, se no non serve a niente.

– Capito, Cucciolo, capito!

Andy riprese a correggere gli errori di Marco anche se con una certa esitazione. Poco prima di mezzanotte misero via i libri.

– Sei contento Cucciolo?

– Sì, e tu?

– Anche io!

– Ma per riflesso o perché sei contento veramente?

– Un po’ l’uno e un po’ l’altro…

– Birillo, scusami se prima sono stato brusco, mi dispiace quando faccio così, non riesco a trattenermi, poi ci ripenso e ho l’impressione che sto calcando la mano, che sto esagerando e che non dovrei fare così.

– No, Cucciolo, se non fai così in casa rischi di trovarti veramente uno zombi… io un po’ oggi ho studiato per te, perché tu ci tenevi così tanto, però poi alla fine fa piacere anche a me pensare che forse un esame riusciremo a farlo, magari uno solo…

Marco si avvicinò a Andy e gli passò una mano tra i capelli.

– Birillo, che ti faccio per cena?

– Quello che vuoi Cucciolo!

– Però fammelo un sorriso perché pure io ho tanto bisogno di queste cose!

Andy tirò il collo all’indietro verso Marco e si baciarono sulle labbra.

– Pizza? 

– Magari!

– Però surgelata perché è tardissimo.

– Ok, Cucciolo!

 

ANDY ROMANZO GAY 7/4bultima modifica: 2008-02-29T22:38:38+01:00da gayproject
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