PROVE DI COPPIA DI DUE RAGAZZI GAY

Ne, no… le cose distruttive esistono, esistono eccome, non ti credere che si tratti di chissà che cosa, sono sempre cose stupide o cose che sembrano stupide, noi non abbiamo mai fatto scenate, né io né Paolo siamo tipi da scenata, a lui proprio non gli verrebbe mai in mete, tutto con la puzza al naso come sta. No, le cose distruttive sono altre. Tu lo sai che si pecca sia col fare che col non fare, beh… per noi in pratica non c’è mai stato nessun fatto concreto che ci potesse mettere in crisi, non ci siamo mai messi le corna l’uno con l’altro, lo so che tanti lo fanno, certo che lo fanno, ma tra noi non è mai successo, pure Paolo in cose del genere non ci si metterebbe mai… noi siamo andati in crisi a forza di omissioni, sì, proprio così! Sai, tu non sai che fare e allora non fai, invece lui magari si aspettava altro… e così la cosa comincia a incrinarsi, poi c’è anche tutta la storia di contorno, tu lo sai… no… Noi non siamo dichiarati, né lui né io e non è una cosa facile, come te la gestisci? Mi piacerebbe fare quello che mi pare, certo che mi piacerebbe, ma devo stare attento a quello che faccio… io c’ho 22 anni… mi devo laureare… oh… io non posso buttare via tutto adesso perché magari mi faccio beccare… sì beccare, beccare! Io non sono un cretino… io devo pure sopravvivere, io mica mi posso permettere di rovinare tutto a casa… e poi lui mica l’ha fatto… lui vuole che l’eroe lo faccia io… hai capito… E’ chiaro che se devi stare attento a come ti muovi e lui insiste per questo e per quell’altro… beh… è un altro motivo di tensione… lo dovrebbe capire e invece non lo capisce. Poi c’è tutta un’altra questione che è quella delle cose che non c’entrano un cavolo, quando sto con lui, ma no a letto, così, parlando… eh, io vorrei che si parlasse di noi… io dei cavoli della famiglia mia non gli racconto niente… lui no! Attacca certe tirate del fratello, della cognata, della soretta… ma non si regola, cioè a me di dove va in vacanza la sorella non me ne frega niente… e poi si fosse mai presentata… io so che è la sorella sua, per lui sarà pure importante, ma a me che me ne frega? Al limite, stai tanto bene a casa tua perché sono uno meglio dell’altro… e allora stattene lì… No! Deve venire da me e me la deve raccontare tutta… Adesso vabbe’, noi non sono siamo una famiglia, non siamo una coppia, non siamo un cavolo non c’abbiamo una lira, come ti pare a te, ma io dico, ma tu perché non pensi a costruire qualche cosa con me… se lo vuoi fare … è chiaro… No! Lui è rimasto mentalmente con papà e mamma… certo, sta a casa sua, lavato e stirato… e chi glielo fa fare a pensare a me… cioè lui non è che vuole creare qualcosa con me… no! Lui mi vuole portare nell’orbita della famiglia sua e io questo non lo sopporto, io non voglio essere fagocitato da nessuno. A Natale sai che ha fatto? Poteva scegliere, perché poteva! … se stare a Firenze con me o andare a sciare sulle Dolomiti… e lui ha scelto… se n’è andato sulle Dolomiti e devi vedere con che ipocrisia… tutta una cosa perché lui proprio non ne poteva fare a meno, che gli costava proprio tanto che avrebbe pensato sempre a me… oh! E’ stato fuori 10 giorni, e m’avesse mandato una cartolina… un’e-mail, un sms… macché! S’è fatto i cavoli suoi e basta, poi quand’è tornato era tutto bello abbronzato, forse sono proprio queste le cose che mi fanno scoppiare, le ipocrisie… e dimmi che ti volevi divertire! Lo dici e basta… finita la storia! Ah… la cosa che lui mi deve fagocitare… sai che mi dice che i suoi alla fine lo accetteranno e lui lo sa benissimo e allora mi porterà a casa sua e mi farà conoscere i suoi… aspetta! Ma lui lo dice così… come tutte le cose che dice, mica ci crede, io gliel’ho detto… se sei così sicuro perché non glielo dici? E lui fa: “Ma io adesso li sto preparando piano piano…”. Poi c’è tutta l’altra storia, quella del sesso… quando c’ho la luna io non ce l’ha lui e quando ce l’ha lui non ce l’ho io, noi poi ci vediamo poco quindi se un’occasione te la fai scappare, poi magari passa pure un mese. Io ci speravo tanto, proprio facevo il conto alla rovescia, poi ci vedevamo e a lui non gli girava… ma certe volte gli avrei proprio spaccato la faccia… io dico: “Se non ti interessa lascia perdere, basta, facciamola finita…” Certe volte mi ci ha fatto stare proprio di mer.. tu pensi tante cose, che se n’è trovato un altro, che gli fai schifo, mica lo sai che gli passa per il cervello. Poi dopo 15 giorni se ne viene bello bello che ti corre appresso  perché c’ha la fissa e se non se la toglie pare che crepa. Allora t’interessa! E perché prima no? … E’ logico no… quando m’interessa a me mica ti può interessare a te… eh! sennò il bello dove sta? … Insomma noi abbiamo rotto perché una domenica gli avevo detto: “Se vuoi ce ne possiamo andare fuori, in campagna…” cioè posiamo stare un po’ soli… e mi attacca una storia che lui si sente umiliato a fare la le cose di nascosto, che così si sente un ladro… cose così. Io gli ho detto: “Ciccio bello ma noi siamo gay… non te lo scordare!” E m’ha guardato con un’aria di compatimento e m’ha detto: “Finché ci sarà gente come te i gay saranno per forza vittime!” Allora, con garbo, perché quando ci vuole lo so usare, l’ho proprio mandato garbatamente a quel paese… e che ti credi che lui ha reagito male o che non m’ha guardato più… Manco per niente! M’ha detto che io la faccia di fare il saputello ce l’ho solo con lui ma che io dentro c’ho l’anima di un coniglio… proprio così ha detto! proprio saputello e coniglio… che per lui sono insulti gravissimi. Io il giorno appresso non l’ho chiamato, lui – figurati tu se faceva un gesto conciliante! – si sarebbe fatto tagliare la mano pure di non darmi la soddisfazione di cedere… e se lui non cede non cedo nemmeno io.. e così la cosa è finita. Poi tu dici “La vostra storia”… ma quale vostra storia… sono contento che è finita. Guarda, non è che io adesso mi metto a piangere… vuoi fare il sostenuto… accomodati… sono cavoli tuoi!

PROVE DI COPPIA DI DUE RAGAZZI GAYultima modifica: 2008-01-09T01:45:00+01:00da gayproject
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3 pensieri su “PROVE DI COPPIA DI DUE RAGAZZI GAY

  1. Certo che il tipo che racconta questa storia deve essere davvero permaloso:-D
    Scherzi a parte…
    in tutta questa sfilza di negligenze e rimproveri mi sembra che non siano chiare due cosette…
    ma ‘sti due stanno insieme o no?
    Mah…

  2. Cari tutti, è da un po’ che non scrivo sul blog…
    In questi giorni meditavo parecchio… sulle tante cose che stanno accadendo nel blog… sulle questioni della mia vita… sono sempre un po’ stordito per così dire. Troppe cose troppo importanti che accadono tutte in uno stesso momento… ti scuotono e ti lasciano inerme.
    Vengo al sodo… credo di aver raggiunto una verità di fede per quanto ci riguarda in questi giorni.
    Ed è una cosa che è stata già spesso discussa…
    Ragazzi, insomma, sono sicuro al 100% che sia necessario uscire allo scoperto. Bisogna che impariamo a vivere quello che siamo alla luce del sole. Dobbiamo essere noi stessi i primi non solo a capire che non siamo topi di fogna ma ANCHE agire di conseguenza.
    So che Project in particolar maniera ha una visione piuttosto diversa da questa… ma ne sono assolutamente certo di quello che dico. E stavolta non sto facendo teoria: è difficile dirlo ai nostri genitori (spesso), è vero che finchè abbiamo 21 anni, o 24 o giù di lì dipendiamo dalle nostre famiglie. Ma i nostri genitori non devono per forza sapere. Ben altra cosa per quanto riguarda gli amici, soprattutto per loro. I nostri amici devono essere i primi a saperlo. Avete paura che non accettino, che non capiscano… Se è così avete solo paura di non avere amici veri. Ma meglio accorgersene per tempo di queste cose. Questo vale per tutti: chi non ci accetta, chi non ci capisce semplicemente non è degno di starci vicino. Non ci sono toni di grigio in ste cose, solo bianco o nero. Ormai con la mia ex ragazza riesco addirittura a scherzare su un mio futuro ragazzo, ad esprimere a lei questo mio bisogno fortissimo. Certo sono fortunato… ma a volte le fortune bisogna anche meritarsele. L’altro giorno in piscina, nelle docce, parlavo con un mio amico del più e del meno, ma anche dei “problemi” legati alla mia omosessualità. C’era altra gente nelle docce e non ho parlato in codice o sotto voce… Ragazzi, una cosa dobbiamo capire. Abbiamo solo questa vita, ed è la nostra. Uscendo allo scoperto, uscendo dalle fogne, rischiamo di sicuro qualcosa non lo metto in dubbio. Rischiamo di passare dei momenti difficili. Ma perché, forse adesso, casi fortunati a parte, stiamo passando momenti facili? Vogliamo passare tutta la vita a nasconderci? Vogliamo passare tutta la vita a inseguire fantasmi perché tutti siamo ugualmente nascosti? Vogliamo continuare davvero a rovinarci la vita e a non viverla pienamente perché dobbiamo affrontare rischi e scottature? Secondo me il rischio maggiore è quello di rischiare di buttare nel cesso tutta la nostra vita stando nascosti. La società non cambierà mai atteggiamento nei nostri confronti, se noi stessi non gli imponiamo la nostra NORMALITA’ con l’evidenza dei fatti. Ma questa normalità non va solo teorizzata, va vissuta alla luce del sole! Prendiamoci le nostre precauzioni, non siamo avventati… ma non facciamo cazzate. Penso e ripenso al post “CIAO DISTILLATO 32 – GAY E PATOLOGIE DELLA SOLITUDINE”… la mia, la nostra risposta a tutto questo dovrebbe essere un esperimento di “normalità”.
    Vi abbraccio tutti quanti

  3. Ciao Ritter,
    forse hai ragione non so…ma se tu escludi dal coming out i genitori allora la tua idea mi sembra un po’ contraddittoria…
    cioè…o lo diciamo solo a quelli che sappiamo che ci accetteranno o lo diciamo a tutti gli amici per affermare la nostra normalità…
    ma se facciamo come nel secondo caso ma escludendo i genitori non capisco…vorrebbe dire che gli amici devono accettarci e i genitori non necessariamente…
    Secondo me i genitori hanno il diritto e il dovere di prenderne atto…poi che sia difficile non lo metto in dubbio, bisogna aspettare il momento giusto…

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