FINE DI UN AMORE GAY

T’innamori… e poi? Sei innamorato solo tu, di lui non sai niente, solo che lo ami… che parola enorme, che lo desideri, ecco. Poi aspetti, speri che succeda qualcosa di straordinario, perché tu sai che quando ci si innamora si va verso qualcosa di straordinario. Prima neanche glielo dici, aspetti solamente, poi vedi che lui non se ne accorge nemmeno e allora ti fai i complessi ma poi gira gira glielo dici. C’hai colto! E’ gay e in fondo t’aveva notato lui pure… Tu pensi: è fatta! Adesso che cosa mi manca? La felicità ormai l’ho raggiunta! E cominciano i discorsi al telefono e il vedersi la sera dopo cena e il parlare di tutto e di nulla per ore e ore… tu pensi: ma come posso essere felice senza sesso? Questo ragazzo io lo desidero! E di nuovo neanche glielo dici, e aspetti e speri ma non succede niente, per lui sembra che sia solamente una splendida amicizia. Parlare di sesso è difficile, hai paura di rovinare tutto, ma è bello e lo vorresti senza riserve, allora glielo dici e ti sorride maliziosamente. Si prende un po’ di tempo, ti lascia nell’angoscia… ti senti disperato, lo vuoi disperatamente. Che cosa mi mancherebbe se potessi fare l’amore con lui. Poi ti dice di sì, ti batte il cuore velocissimo. Il tuo primo ragazzo l’unico, lo giuri! Conti le ore, l’attesa è spasmodica. Finalmente siete soli, fate l’amore, è bello, ma non è quello che ti aspettavi. In fondo tra vi non è cambiato nulla, siete solo stati a letto insieme, ognuno a pensare ai propri sogni, forse non proprio, ma in fondo con è cambiato niente. La sera, poi, ti senti solo eppure non vorresti essere con lui, non lo chiami. Non gli puoi mica dire: perché l’abbiamo fatto? In fondo è stata solo una cosa come un’altra. Vorresti che ti chiamasse per dirti che è entusiasta di te, che è follemente innamorato, ma non succede, ti chiama, sì, ma per dirti che farà un provino alla tv. Nel suo panorama ci sei anche tu, non solo tu. Ti senti geloso, il suo corpo non ti basta, vorresti pure l’anima, ma l’anima ti sfugge. Sei geloso dei suoi amici, lui non va a letto con loro, con te sì, ma questo non ti basta. Non è tuo al 100%, ha un cervello, un’anima, una storia in cui tu hai un ruolo marginale… il ruolo dell’amante ma solo quello. Ti sembrava la cosa principale, ma adesso te ne sei accorto, è un ruolo come un altro, perché il sesso in fondo è una cosa come un’altra. Pensavi che una storia finisse con pianti e con malinconie. No! Pensavi che una storia finisse con un tradimento. No! Lui non ti ha mai tradito, tu non ti senti sconvolto, pensi soltanto che è finita, che è durata soltanto otto giorni, forse di meno, che hai fatto l’amore con lui una volta soltanto ma era una volta di troppo. Adesso hai un solo pensiero, sarà lui a sentirsi tradito, non vuoi che succeda, in fondo è un bravo ragazzo, non t’ha mai imbrogliato: che fare? C’è solo una cosa da fare, anzi tre, fingere, sorridere, aspettare che si stanchi. Tu non stai andando verso una crisi, ormai sei già fuori. Pensi: perché mi son messo in guai del genere? Sono proprio un cretino! Adesso dovrò recitare, restargli vicino, e in fondo non ho alternativa, io non ho altro, anzi non ho neanche lui. A lui sembrava normale parlarmi di alto e forse aveva ragione, ma io lo volevo tutto per me… è questo l’errore più assurdo. Lui è un’altro, lo sento da quello che dice, lo sento perfino quando facciamo l’amore. A modo suo mi vuole anche bene. Ma che me ne faccio dell’affetto di questo ragazzo? Io non lo capisco, magari mi ama ma io non lo capsico. Non chiama ormai da tre giorni. Si va a letto insieme, ci si sente al telefono per cinque giorni e poi è tutto finito. Sì, certo, prima o poi chiamerà, ma per dirmi che cosa? Per dirmi che è molto contento di altro, degli amici, dei libri, dei dischi e per parlarmi di fedeltà. Lui pensa che essere fedele significhi non andare a letto con un altro, che sia tutto lì. Io non lo chiamo. Vediamo che fa, ma dico vediamo così, in fondo è affar suo. Mi sento sereno, niente angosce del tutto, sarà solo questione di tempo… restare amici… è un’ipotesi, potrebbe succedere ma non è detto, in fondo amici lo siamo anche adesso, amici anche di sesso e forse di sesso più che di altro, almeno per me. Ma colpe lui non ne ha, in fondo mi fa tenerezza. Ma in fondo che differenza c’è tra la tenerezza e la pena? E’ stato sfortunato, come me, forse anche peggio. Ci resterà male, lo so, ma poi passerà, tutto poi passa.

FINE DI UN AMORE GAYultima modifica: 2007-12-09T20:00:00+01:00da gayproject
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14 pensieri su “FINE DI UN AMORE GAY

  1. Come posso commentare,
    bè, da un lato speriamo che non mi succeda mai…
    da un lato invece magari se potessi andare a letto con un bel ragazzo…
    in questi due giorni c’è stato un blackout nei commenti (ad esempio: Paolo, ci sei?:) ) quindi posso fare riferimento solo ai testi e mi rendo conto di quanto sia impossibile dire la mia su situazioni in cui non mi sono mai trovato.
    In compenso ho sentito Ritter!
    …che è un idiota…
    Scherzo ovviamente 🙂 …molto peggio…ha ha ha…
    Ok la smetto, è molto simpatico…
    Ho anche sentito project già due volte in sti giorni…e penso sia stata un’esperienza molto stimolamte perchè mi ha messo in guardia rispetto alle delusioni che possono esserci nella vita di un ragazzo gay, anche grazie a questi utilissimi post…
    Se finalmente io e Ritter riusciremo ad avere il contatto di Paolo avremo già formato un piccolo gruppo…ma non mi sto dimenticando di Loki, Davide e tutti gli altri…
    Ah! UN APPELLO con cui credo siano d’accordo tutti:
    SE SEI GAY O BISEX e non sai come conoscere altri come te o come confrontarti con loro e sei capitato su questo blog, anche per sbaglio, scrivi un commento!!!!
    NON esitare, non puoi essere riconosciuto se non vuoi e puoi confrontare le tue idee con il mondo…(ma soprattutto con me che sono il più intelligente del mondo:) )
    vi saluto con sincero affetto…:)

  2. ciao a tutti!
    scusate la sparizione di questi ultimi giorni ma sono stati giorni di “studio matto e disperatissimo” per me: in programma c’è un esame domani, ma ora come ora ho rinunciato agli sgoccioli di tempo che ho ancora a disposizione per studiare e mi sono messo a scrivervi! ho ricevuto le vostre richieste di aggiungervi e prometto che lo farò il prima possibile, ma ho preferito non farlo perchè non avrei comunque potuto chattare con voi!
    sono contento che si stia formando questo piccolo gruppo! non vedo l’ora di entrare a farne parte a pieno titolo e di parlarvi direttamente via msn con calma!
    tra l’altro ho visto che c’è stato un calo nei commenti anche se ho notato tanti nuovi post che descrivono delle situazioni non troppo belle. ma io penso: se cambiassimo uno dei due ragazzi che sono presenti in questi spaccati di vita vissuta con una ragazza e immaginassimo che in questi fosse raccontata una storia d’amore fra ragazzi etero, mi chiedo; non potrebbero essere più che credibili?? più che “normali”? più che possibili? sono le stesse parole che sentiremmo da un qualsiasi etero innamorato nelle stesse situazioni! allora perchè negare una pari dignità all’amore che viene raccontato qui? non me lo spiego… le sensazioni, i desideri, le speranze, il dolore che essi provano sono IDENTICI in qualunque essere umano! non credete? e queste sono storie vere, situazioni che magari speriamo di non vivere ma che sono intorno a noi..
    e il peggio, in realtà, è che molto spesso tutto ciò deve essere metabolizzato da soli, perchè queste passioni a volte violente non potrebbero essere mai confidate se non a qualcuno che sappia già di te. e sappiamo quanto sia importante sentirsi capiti e sostenuti in queste situazioni.

  3. Ciao Paolo,
    io aspetto che mi contatti…:)
    Purtroppo nella vita noi gay dobbiamo misurarci con gente del calibro culturale e del quoziente intellettivo di Mr. Fabri Fibra (che nome intelligente)…quella femminuccia sì(senza offesa alle donne)…
    In questi minuti tra l’altro, pensando alla stupidità, guardavo su libero.it se mi erano arrivate e-mail…e già che c’ero ho commentato su un sito lo stop al programma Decameron di Luttazzi (che mi piaceva tantissimo).
    C’erano tanti commenti, ma mi è bastato leggere il primo, un tizio scriveva più o meno che lui ha guardato il programma ma questo non fa ridere e non dice cose interessanti…ma allora sei un idiota…se non ti interessa non lo guardi…
    ecco, queste sono le persone più intelligenti in Italia…
    Quelle veramente intelligenti sono pochissime ma su questo blog non mancano…:)

  4. Ciao a tutti!
    Oggi finalmente ho beccato in chat sia project che v87.. E’ stata proprio una giornata ricca di belle sorprese… e sono due persone entrambe, in maniera diversa incantevoli! Project mi ha letteralmente dato in pasto pezzi del suo cuore e della sua storia che mi hanno fatto capire molte cose sui rapporti d’ “amore” fra etero e gay e su come possano essere i sentimenti che necessariamente sono diversi da una parte e dall’altra e che possono comunque dar vita a qualcosa di straordinario… Tra l’altro, vi siete mai innamorati (e dico, cotti) di un vostro amico etero?
    Su v87 non commento perchè si rifiutava di leggere la wikipedia… 😉
    Rispondo un po’ a Paolo con un messaggio che mi ha mandato stasera una mia amica dopo aver parlato con lei al telefono: “Sai la cosa che ti è sembrato strano che Luigi accettasse la cosa senza batter ciglio? Ecco, l’altro giorno mi chiedevo se son io la strana, perchè è la cosa più normale del mondo, o se son gli altri strani, quelli che non accettano e secondo i quali gay e bisessuali sono una vergogna e non so cos’altro”. Che dire! Quando la mia amica mi dice “è la cosa più normale del mondo”, mi convinco sempre di più che l’amore, se è tale, non guarda in faccia il sesso della persona. E’ un sentimento comunque davvero di pari dignità! A volte sai Paolo, sapete tutti, ho l’impressione che a volte noi stessi quasi ci troviamo spiazzati dalla normalità della cosa. Dalla sua naturalità. E siamo così spiazzati che la nostra testa ci sta su a rimuginarci sopra quasi per autoconvincersi della cosa. Io adesso piano piano sto uscendo allo scoperto, con discrezione, con tutte le persone a cui voglio bene. Credo che sia necessario farlo con queste persone. Non tanto per andare a sbandierare una appartenenza o per sostenere una causa, ma per permettere loro di conoscerci davvero, per non creare fraintendimenti, per potersi capire subito… sarebbe come lasciare davanti a chi vogliamo bene un’estraneo, una maschera di un personaggio che non è quello che siamo, che è quello che noi sentiamo.
    Spero che anche Paolo si unisca presto alla chat… sta diventando davvero entusiasmante. Purtroppo si è scoperto che io e v87 abitiamo quasi agli antipodi… ma in fondo il mondo è così piccolo!!
    Un abbraccio a tutti voi e buona notte!

  5. Ah Paolo, dimenticavo anch’io… in c… (Ma secondo voi si può usare qui quella della balena anzichè il lupo?) 😛 Insomma ci siamo capiti!

  6. Siamo agli antipodi geograficamente o nel senso che io sono intelligente e tu stupido?
    Bè, nel primo caso poteva andare peggio, nel secondo peggio di così era difficile…ma non demoralizzarti, nessuno è perfetto:)

  7. Comunque…voglio fare anche un intervento serio…
    Il pregiudizio contro gli omosessuali come probabilmente saprete
    ce l’hanno anche gli omosessuali stessi (omofobia interiorizzata)…ed è misurabile, non lo dico per dire…possiamo controllarlo, renderci conto di averlo, attenuarlo…insomma, possiamo fare di tutto ma non possiamo eliminarlo…come non potremo mai eliminare alcun pregiudizio che abbiamo, nemmeno riconoscendo di averlo (e parlo ovviamente di tutte le persone, non degli omosessuali in particolare)…
    Secondo me il grande passo è quello di riconoscere che abbiamo degli stereotipi e dei pregiudizi e che ne siamo influenzati…quando facciamo un ragionamento sull’omosessualità teniamolo sempre presente…
    In un certo senso credo sia comprensibile che cerchiamo continuamente di autoconvincerci di certe cose (anche se non ci riusciremo mai del tutto).
    A volte in passato mi veniva da pensare che l’immagine che la società da degli omosessuali fosse in parte vera, e che io ero diverso.
    Non a caso se si presenta ad una persona un individuo controstereotipico di una categoria da lui stereotipata(tipo gay non effeminato – come sono figo a parole, vero? 🙂 )la sua tendenza sarà quella di pensare che il soggetto è diverso dagli altri o che in fondo non appartiene alla categoria…ma il pregiudizio sulla categoria resta…

  8. L’ unico pregiudizio che a volte mi sfiora è, come diceva Oscar Wild: ” l’ amore omosessuale è l’ amore che non osa dire il suo nome”, come se fosse un sentimento sublime, puro, fine a se stesso, un’ icona, che non troverà mai riscontri nella vita reale, salva dall’ uso e dal consumo dei doveri sociali; non chiede dimostrazioni, nè parole, brilla, brucia come una fiamma che non va toccata, potrebbe spegnersi. L’ unica mia pena è questa; credere di non poter dare un senso reale a un amore che potrebbe morire, nel momento in cui gli chiederò di “essere”.

  9. ecco che finalmente l’esame è andato (bene) e ho aggiunto tuuuuutti ai miei contatti! e già ho parlato con quel fuso di v87 scoprendo tra l’altro di stare a metà fra lui e ritter (che sono agli antipodi!)! peccato che l’università per lui e un lavoretto per me ci abbiano interrotti! comunque non vedo l’ora di parlare con tutti..
    quanto alla questione dell’accettazione da parte della società e in particolare dell’immagine che dei gay è diffusa non si può dire che non sia vera: è vera ma anche e soprattutto parziale! esistono certo quei gay che vanno in giro con il boa di struzzo viola shocking e per questo si rendono molto visibili. dato che, checchè se ne dica, un gay non è normalmente riconoscibile in questa società eterocentrica (va che ora mi metto anch’io a usare parole strane!), allora il gay tipo diventa quello col boa di struzzo rosa shocking, che non è rappresentativo per nulla però! non che non debba poter esprimersi come vuole, anzi! solo che l’immagine che risulta agli occhi della società è distorta e tendenzialmente generalizzante! e ovviamente è difiutata in base agli standard culturali diffusi..

  10. La società è molto peggio di eterocentrica…è eterosessista…l’esistenza degli omosessuali non è quasi neanche contemplata…quasi tutti se non lo sanno danno per scontato che le persone con cui parlano siano etero…
    Comunque la prossima volta che parliamo spero che Paolo eviti certi comportamenti…:) ci sono 24 ore in una giornata per certe cose…ci capiamo no…per mangiare…:)
    Bello il commento di Salvatore, Wilde era un genio…il suo unico torto era di essere troppo avanti per la sua epoca

  11. Lasciato dopo 18 anni.
    O bisognio di aiuto, sto inpazendo.
    Scusate io non schrivo molto bene Italiano.
    La storia e iniziata 18 anni fa una bellisima storia.
    O conosciuto questo ragazzo al mare.
    Siamo diventati amici, lui viveva in familia.
    Io vivevo per conto mio e avevo un mio negozio.
    Io fin li non avevo mai avuto una storia gay.
    Lui era carinissimo, bellino paziente.
    Poi ci siamo inamorati follemente.
    Dopo qualche mese gli o chiesto di venire a vivere con me, e dato che dera disocupato a iniziato a lavorare con me nell mio negozio.
    Alinizio tutto bene, ma dopo un po abbiamo iniziato alitigare per la sua Mamma e Sorella.
    La mamma si inpiciava in tutto, la Sorella non ci facevano respirare.
    I chiedovo senpre a lui di dirle qualcosa.
    Ma niente diceva che non era come dicevo io.
    Le 2 care signiore non avevono misure 4 ,5 Telefonate al giorno.
    Visite di 7 ,8 0re ogni volta che venivono.
    Non vi dico.
    Dopo che seneandavano bisticiavamo, io li dicevo senpre se si inpiciano delle cose tue e una cosa ,ma
    si inpiciavano anche delle cose mie.
    Ma lui non a mai avuto le palle di dirle qualcosa.
    Lui diceva che io ero geloso della sua Famiglia.
    E cosi io o soferto tutti questi anni , soportando questa gente.
    Dopo 12 anni di conbatimenti o deciso.di partire allestero con lui.
    Pensavo che se magari vivesse lontano da loro iniziasse a capire quello,che io dicevo tutti questi anni.
    E invece no le Telefonate diventarono di piu.
    La Mamma non lo faceva respirare.
    Fino al punto che lui poi e voluto rientrare.
    Alestero abiamo avuto molti problemi di lavoro.
    Perche lui non a inparato una parola, tanto cero io che parlavo perfetamente.
    E poi se avesse inparato la lingua, forse ci saremo tratenuti di piu.
    Dopo 6 anni di estero siamo rientrati.
    Noi ceravamo fatti una promessa allinizio che ci siamo conosciuti.
    Che non avremo mai visuto nell paese dei miei o dei suoi, conoscendo la sua Famiglia.
    Li ultimi mesi cercavamo casa via onlinem ma non trovavamo.
    Li ultimi gioni prima di rientrare mi facio convincere.
    Di prender casa in un residens, dell ragazzo di sua sorella.
    Il mio ragazzo conosceva la casa ,e il ragazzo della sorella, ma io no.
    Io sapevo solo che vicino alla nostra casa cera lo studio della sorella,e basta.
    Quando siamo arivati o
    scoperto che lo studio era la porta difronte,aiuto-
    Da quell momento o finito di vivere.
    Anche se noi avevamo le serrande abasate la sorella bussava alle 7 dell mattino .
    Naturalmente pranzava e cenava con noi, e chi cucinava?
    Era diventato insoportabile per me dopo 7 mesi abiamo aperto il nuovo negozio.
    Pur di non stare sempre il quella casa.
    Dopo altri 2 mesi non celofata piu, e un giorno o sbatotto fuori la Mamma la Sorella e il fratello dal negozio-
    Il mio ragazzo non mia mai perdonato.
    Anche perche glio sbatutti fuori a parolacce, anche se mi sono scusato subito.
    E allora ciano sbatutto fuori di casa.
    in fretta a biamo conprato casa, e lui mia detto che era il suo ultimo tentativo.
    Ma da allora non era piu lui ,se non lo cercavo io lui non mi cercava.
    Dopo un po o iniziato a lamentarmi , e le cose andavano a pegiorare.
    Ad Aprile ci siamo bisticiati, a vevamo deciso di fare la stagione assieme , fino al 15 diOtobre e poi ogniuno la sua strada.
    Da Aprile a Otobre abbiamo solo litigato, ci siamo pichiati varie volte, offessi,insultati teribile non ci soportavamo piu.
    Il 15 mi sono fato la valigia e mene sono andato.
    Ora vivo nella nostra casa, con tutti i nostri ricordi un incubo.
    Lui vive sopra il mio negozio.
    Eperqui lo vedo 10 volte al giorno.
    Perme e una soferenza totale.
    O preso una commessa per far si che non deba andare io.
    Ma il negozio sta andando molto male da quando manco io e lui.
    Stiamo iniziando dinuovo a parlare.
    Il nostro raporto e migliorato.
    Ma lui mi vuole solo amico.
    Io sto inpazendo perche lo amo troppo.
    E perche sono troppo solo io non conosco nessuno in Italia-
    E lui mi dice che mi ama come sempre , ma non vuole me e nesun altro.
    Io non lo capisco quando parlo lui mi guarda inamorato.
    E spesso quando chiudo il negozio vado a salutarlo e ci abracciamo e ci cocoliamo.
    poi spesso stiamo al chat e chatiamo io non lo capisco.
    Per favore aiutatemi come posso fare per farlo tornare da me.
    Io o bisognio di lui ,datemi consigli.
    Grazie Tore

  12. Ciao a tutti! Sono molto dispiaciuto per quello che è successo a Tore. Io Tore non me la sento, scusami, di invertarmi un consiglio per farlo tornare da te. La tua situazione mi sembra estremamente complicata… Se da parte sua è tutto finito, dovrai purtroppo accettare la cosa e cercare di fartene una ragione, per quanto questo possa sembrarti difficile. Se così non fosse, probabilmente sarà lui a fare un primo passo di riavvicinamento… certo poi è difficile immaginare se il problema che per anni tu hai avuto nei confronti della sua famiglia si risolverebbe. Per anni, come dici tu, lui non ha mai detto nulla per limitare l’invasione nella vostra vita della sua famiglia… probabilmente in questo non è mai stato molto corretto nei tuoi confronti. Adesso, visto che continuate a vedervi, prova a sollevare l’argomento con lui, provate a parlarne, fagli capire quanto stai male… poi purtroppo mi sembra che la decisione ultima spetti a lui… e dovrai accettare la sua decisione quale che sia. Coraggio Tore, noi siamo tutti qui anche per te!

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