RAPPORTI CON LE DONNE DI GAY E BISEX

Riporto qui un commento che ho ricevuto oggi da Anna.

“La mia storia è così complicata. Sono una donna sposata e per ben 4 anni ho avuto una storia d’amore romantica, piena di poesia e intensa fin dentro l’anima con un uomo sposato anche lui che improvvisamente si è confessato bisessuale sin da quando era ragazzino. Io non volevo sapere, era meglio. Avrei lasciato tutto per lui ma quando me lo ha detto non ce l’ho più fatta. Non credo che esista la bisessualità, lui era innamorato del mio cervello e della mia anima ma per il sesso preferiva gli uomini. Adesso ho come messo insieme le tessere di un complesso puzzles. Non si fa così, mi ha fatto troppo male.”

Carissima Anna,

ricevere un commento come il tuo mi obbliga a un intervento serio su una questione quanto mai importante. Io parlo spesso di moralità gay, ma in questo caso dovrei parlare esplicitamente di immoralità gay, perché quello che tu ha riferito è uno dai casi più classici di immoralità gay. Io non posso provare a giustificare i comportamenti di quell’uomo perché violano l’unico criterio di moralità che conosco, che consiste nel non fare soffrire nessuno, però, se me lo permetti, vorrei pure cercare di farti comprendere quanto, in questa storia, se tu sei certamente la prima vittima, il tuo ex compagno è anche lui, in un certo senso (blandamente per la verità) una vittima. Ma andiamo per gradi… quanto alla bisessualità sarei portato, istintivamente (io sono gay) a dirti che non esiste e quindi a darti ragione, ma su questo punto sia tu che io potremmo avere un pregiudizio di fondo. Ammesso che esista effettivamente una bisessualità sostanziale, credo che sia in effetti più difficile da vivere di una condizione strettamente omosessuale e ti potrei dire, che ho conosciuto alcune persone, in realtà veramente non più di un paio, che sembravano realmente bisessuali, quindi prima di dire che queste cose sono solo un modo di mascherare l’omosessualità ci andrei con i piedi di piombo, a parte il fatto che la bisessualità più avere molte motivazioni e molte gradazioni. Aggiungo una cosa. Non mi sembri una persona giovanissima e quindi generalmente inesperta, ma penso che, bisessuale o omosessuale che fosse il tuo ex compagno, in ogni caso non poteva essere facile per te rendertene conto. Certo una persona esperta, cioè una persona che ci è già passata, riconosce in partenza una situazione simile, ma per una donna, rendersi conto che una storia di amore romantico è di fatto il rapporto con un gay è difficilissimo. Nella mia vita (io non sono affatto giovane) ci sono state anche donne, in tutti i casi, escluso uno, io non avrei certamente parlato d’amore perché si trattava di donne che, in buona sostanza, costruivano su di me un loro romanzo, tenendosi sempre strette alle loro ipotesi di partenza (matrimonio, o avventura sessuale extraconiugale) senza chiedersi minimamente che cosa passasse nella mia testa. Con queste persone mi sono trovato in condizioni di disagio fortissimo e sono stato letteralmente costretto a dichiararmi gay perché altrimenti non mi avrebbero mollato. Io non ho amato queste persone che per me sono state solo una preoccupazione e che alla fine hanno fatto su di me una violenza costringendomi ad uscire allo scoperto. In sostanza con queste donne non ho mai provato nessun coinvolgimento affettivo serio e, ti potrà sembrare assurdo, ma una qualche minima forma di coinvolgimento sessuale invece l’ho provato, anche se era chiaramente una sostituzione fantastica dei miei veri oggetti d’amore. Per questo penso che con un fortissimo condizionamento, in altre epoche e forse anche oggi, un ragazzo gay possa arrivare a sposarsi senza nemmeno capire esattamente quello che sta facendo. Ma torniamo a me. In un caso, uno soltanto, ho avuto l’impressione che avrei anche potuto accettare di vivere con una donna, perché si era realmente cerato un rapporto d’amore senza sesso, ma un vero rapporto d’amore. A lei ho detto che ero gay e non per togliermela di mezzo, perché la sua presenza per me non è mai stata sgradevole, ma soltanto per chiarezza, perché non perdesse il suo tempo… e la risposta è stata che del fatto che io fossi gay a lei non importava niente e che se io avessi voluto lei avrebbe preferito in ogni caso rimanermi vicino. Io le ho detto che non me la sentivo e lei non mi ha più chiamato e dopo qualche mese si è sposata, ma dopo tra noi un rapporto di amicizia vera (non so se dire d’amore) e continuato per moltissimi anni e continua tuttora, con tempi lunghi e nel rispetto di altre esigenze, ma è comunque continuato. Con questa donna ho parlato spesso dei ragazzi che ho conosciuto e lei mi dato sempre consigli di alta moralità: amare veramente questi ragazzi e non imbrogliarli mai! Ora io non sono bisessuale, non lo sono mai stato, ma certe forme di coinvolgimento, vagamente sessuale su un fronte e seriamente affettivo sull’altro, le ho provate anch’io. Con questo voglio dire che il tuo ex compagno può essersi trovato veramente in situazioni piuttosto indefinite e potrebbe al limite aver mantenuto un rapporto con te pensando di poter ridurre in qualche modo le spinte gay che provava, anche se, per un uomo adulto una cosa simile è piuttosto improbabile. Se poi aveva piena coscienza di quello che stava facendo, allora non è giustificabile in nessun modo, perché in qual caso ti ha ingannata deliberatamente. Vorrei aggiungere un’altra cosa, spesso i gay entrano in rapporti con le donne nella piena inconsapevolezza delle aspettative che possono suscitare. Queste cose le ho viste spessissimo. Si comincia dalle quattro chiacchiere e dal cappuccino al bar e poi, piano piano le cose vanno avanti, come quando si sprofonda nelle sabbie mobili… quando ci si rende conto di quello che sta succedendo è difficile uscirne. Nota che per un gay, che non prova un reale coinvolgimento sessuale per una donna, capire che una donna possa innamorarsi di lui, sia a livello affettivo profondo che a livello sessuale, non è una cosa facile, perché nei rapporti in genere si tende a presupporre che dall’altra parte ci siano reazioni simili alle nostre, cosa, in questo caso, completamente sbagliata. Certo, per un uomo adulto un comportamento come quello di cui parli tu è imperdonabile, ma c’è un elemento che pur essendo apparentemente paradossale, mi spinge a pensare che il tuo ex compagno potesse essere in qualche modo inconsapevole della sostanza di quello che stava facendo, ed è il fatto che fosse un uomo sposato. O è un uomo abituato a giocare con le donne (anche se solo psicologicamente e senza sesso) oppure può essere realmente un uomo confuso. La tua situazione è sgradevole ma quella della moglie forse non lo è di meno. Non lo giustifico se ha agito nella piena consapevolezza di ingannarti (come ha ingannato la moglie, se l’ha ingannata) ma gli concederei un’attenuante nel dubbio che la sua consapevolezza fosse parziale, perchè certe volte capire di essere gay può essere difficilissimo e per questo si possono combinare autentici disastri. C’è un bel romanzo scritto qualche anno fa da un autore gay al tempo giovanissimo, David Leavitt, che si chiama “La lingua perduta delle gru”, è la storia di un ragazzo gay che si sente tenuto a distanza dalla madre ma molto meno dal padre. Il padre, un uomo ormai non più giovane viveva con la moglie una vita matrimoniale apparentemente irreprensibile ma ogni sabato sera se ne andava in un cinema a luci rosse a vedere film di sesso gay. Quando il padre sente che il figlio è gay… finalmente si rende conto di essere anche lui gay e di avere vissuto una doppia vita per tantissimi anni pur senza avere nessuna volontà di ingannare la moglie. Il rapporto padre-figlio si ricostituirà perché il padre arriverà a chiedere aiuto al figlio e il figlio amerà suo padre per questo, mentre la madre, che non ha accettato il figlio gay, si chiuderà ad una vita affettiva vera pensando di essere stata tradita in modo profondo sia dal marito che dal figlio, entrambi gay. Il romanzo, uno dei più bei romanzi gay che ho letto, descrive la complessità di queste tematiche e le difficoltà psicologiche enormi in cui un gay si può trovare nel rapporto con una donna. Ho cercato di spiegarti onestamente il mio punto di vista. Mi ritengo onorato dal fatto che hai voluto aggiungere su questo blog un commento serio come il tuo. Grazie!

 

RAPPORTI CON LE DONNE DI GAY E BISEXultima modifica: 2007-10-06T20:20:00+02:00da gayproject
Reposta per primo quest’articolo

Un pensiero su “RAPPORTI CON LE DONNE DI GAY E BISEX

  1. Grazie a te. Sono alquanto confusa ma il tuo interesse mi è stato di aiuto. Lui è senza dubbio una persona speciale, è uno scrittore di discreto successo e credo sinceramente che mi abbia amata. Le pesie che scriveva non potevano essere false, ma è gay su questo non ho dubbi perchè sessualmente non mi ha mai ricercata e sinceramente a me non importava. Sai anche io l’ho tradito, l’ho spinto a dichiararsi ma poi… poi non ce l’ho fatta, lo amavo troppo per sopportarlo. Non è facile spegarsi ma adesso lui mi ha rinchiuso nel buco nero della sua anima e io voglio restare lì fino alla fine dei nostri giorni, fino a quando il corpo non sarà più un limite per le nostre anime

I commenti sono chiusi.