FANTASIE DI UN GAY

FANTASIE DI UN GAY 

Mannaggia, mannaggia, mannaggia! Non ne posso più di questa vita! Mi sono proprio stufato! Ma io non ci vado, non ci vado e basta. E che ci vado a fare? A vedere gli altri che ballano. Io sto qua, qua c’è internet… almeno un po’ mi posso divertire… insomma chi vuole capire capisce. Poi dicono che se non ci vai sei maleducato. Ma io che ci vado a fare? C’è Emilio, lo so, c’è Emilio… e allora? Ma che me ne importa di Emilio? Lui ha la sua vita e io non c’entro un cavolo. E’ un bel ragazzo, sì, e poi nemmeno tanto, ma pure se fosse bellissimo io mica mi potrei mettere a corrergli appresso. Per carità! Basta corteggiare quelli che nemmeno ti guardano! Io ti dovrei correre appresso, dovrei venire a una festa per che cosa? Per avere il piacere di vederti! Ma che me ne importa a me di vederti! E’ finito il tempo di correre appresso agli asini che volano. Mi sono stufato. O è gay o non se ne parla proprio! Ma quante stupidaggini sto dicendo… io uno gay non l’ho mai visto! Mai! … ormai di anni ne ho quasi 36 ma un ragazzo gay non l’ho mai visto. Pare che non esistano proprio, o forse esistono solo alle parate del gay pride, lì ce ne sono tanti, cioè sembrano tanti ma sono pochissimi, perché nella vita reale non ne vedi mai nemmeno uno, almeno io non ne ho mai visto nemmeno uno. E dove l’avrei potuto vedere? Al Ministero della difesa? Mh! Dove lavoro io ci lavorano migliaia di persone ma uno gay non lo vedi mai, sì ci sono io ma tanto non mi riconosce nessuno, magari ce ne sono pure tanti ma si guardano bene dal dare segni di vita. E poi dicono dell’orgoglio gay! Ma quale orgoglio! Qui stiamo ancora tutti rintanati come cent’anni fa. Certe volte mi chiedo: ma i gay esistono? Perché io non lo so se esistono, ma se esistono devono essere proprio pochissimi, o almeno devono avere una tale paura di uscire allo scoperto da non farsi mai notare, e dico mai! Su qualcuno io c’ho fatto anche le mie ipotesi, così, a occhio, ma poi, alla fine ipotesi erano e ipotesi sono rimaste. E’ il cervello che lavora… il radar gay! Già, ma non funziona mica tanto bene questo radar! le rilevazioni sono troppo disturbate dalle condizioni ambientali. Una cosa è certa io a correre appresso a Emilio non ci vado più! Se alla fine non trovo nessuno almeno non ho perso tempo inutilmente perché io di tempo ne ho perso e ne ho perso tantissimo e per non combinare assolutamente niente! Per essere carino con quello e con quell’altro, ma che razza di cosa sono queste, devo fare il pagliaccio per loro? No! Ormai ho 36 anni e 36 significa due volte diciotto! I conti col calendario li devo fare, tempo da perdere non ne ho mica più tanto, tutto sommato mi sento benino, anzi fisicamente l’età non la sento, non la sento proprio. Reggo bene anche a fare un pomeriggio di calcetto in spiaggia e l’interesse alle cose del sesso non si è assopito affatto. Avevo sentito dire che con l’età le cosa sarebbero cambiate ma per me non sono cambiate affatto, però fra quattro anni sono quaranta, la spaventosa quarantina, gli etero a 40 anni mettono pancetta e si sono sistemati e ormai hanno pure i figli grandi, i gay sentono il loro declino avvicinarsi, e io lo sento eccome, lo so benissimo che non combino niente adesso, dopo sarà ancora più difficile, lo so, ma che ci posso fare, non mi posso mettere a fare proposte strane ai colleghi d’ufficio, tanto alla fine può essere solo fantasia. Lo vedi a che logica si arriva… arrivi all’idea che tanto non vale nemmeno la pena provarci. S’, dice, ci sono i locali gay… sì, va bene… lasciamo perdere, tanto in posti siili non ci andrò mai, e poi una scelta limite come quella del coming out o la fai da ragazzino o non la fai più. Quando hai diciotto anni il mondo è tuo, magari poi ci sbatti il grugno, ma sul momento ti sembra veramente che il,mondo sia tuo e che tu puoi essere uno di quelli che non si allineano, uno di quelli vincenti, ma se non ti butti a vent’anni non ti butti più. Quando madre natura è dalla parte tua ha un senso dichiararsi, perché qualche cosa da sperare ce la puoi avere veramente, fino a venticinque anni, ma bene, ma alla mia età i giochi sono chiusi. Io non sono mica il belloccio da copertina, no! Io putroppo sono un po’ decadutello, eh, sì, è così, pochi capelli, che poi è una cosa strana, dicono che è la calvizie androgenetica, di quelli che hanno molto testosterone, mah! Io penso che non sia vero! Dopo la calvizie pure un po’ di pancetta. Insomma se dovessi pensare a un bel ragazzo, adesso, anche mettendo da parte l’età, non lo penserei come me, io di uno come me, a vista almeno, non mi innamorerei proprio, va be’, non sono un cesso ma se non mi corrono appresso li posso pure capire, eh sì, li posso capire benissimo. Ma perché poi ci innamora sempre di quelli belli? E’ assurdo, perché di quelli si innamorano tutti. Lasciamo perdere va’. E poi c’è il problema di fondo: per fare l’amore bisognerebbe essere in due ma a me non è mai capitato. Oggi dicono che i ragazzini hanno già fatto tutto a 15 anni! Sì, forse ma i ragazzini etero… quelli gay proprio non credo! Io parlo dei quindicenni ma quelli mi potrebbero essere figli, all’età mia uno dovrebbe avere sperimentato tutto il possibile e in vece io sto ancora a zero! Nemmno a zero, a zero spaccato! Adesso comincia ad essere tempo di bilanci o almeno di stabilità ma io non ho mai fatto l’amore con nessuno! Vergine al 100%! Pazzesco! Se Emilio lo sapesse penserebbe che sono un cretino totale… ma dove lo trovo uno che sia disposto a fare l’amore con me? Però io un vantaggio ce l’ho avuto. Sembra assurdo ma ce l’ho avuto, io la paura dell’AIDS non l’ho mai avuta, non solo, ma di malattie sessualmente trasmesse non ne so nulla. Certe volte quando vado dal dottore, tutto lo studio è tappezzato di cose sulle malattie sessualmente stramesse, perché di queste cose c’è una preoccupazione diffusa, ma io non le leggo proprio, se se ne presenterà la necessità le leggerò eccome, non sono mica matto al punto di mettere a  rischio la salute, ma adesso non è un problema mio!  Almenao da qusto punto di vista c’ho guadagnato! C’è una cosa che mi ga rabbia dell’essere gay, il fatto che non si può essere se stessi, non lo sopporto proprio, ma lo devo sopportare per forza. Emilio se ne andava in pizzeria per rimorchiare, un sorrisetto, una cosa gentile e poi si poteva passare alla proposta concreta, e tante volte la risposta era positiva, almeno così diceva Emilio, chissà poi se è vero… ma io che posso fare? Vedo un ragazzo bello a una festa, chiacchieriamo un po’ e poi gli faccio la proposta, mi viene da ridere solo a pensarci… così mi arriva uno sgannassone in faccia e mi spacco pure quei denti che i sono rimasti sani. Te la immagini la scena? Ma dove li trovano i ragazzi i gay? Questo proprio non lo capisco. E poi i ragazzi per fare che? Un po’ di sesso e via… ma non ci starebbero mai nemmeno per quello, figurati a costruire qualcosa di serio e contro corrente! Vai a dare retta alle statistiche! I gay sono il 10%, l’8%, il 5%… secondo me sono lo 0,001% perché non se ne vede mai uno! Certo che magari potrebbe pure essere meglio, perché magari i gay sono quelli più brutti… con tanta pancia e senza più un capello in testa (peggio di me!) … se sono veramente così è meglio che se ne restino invisibili, se no sarebbe l’ennesima delusione. Insomma con Emilio non ci vado e allora con chi vado? Perché io non voglio morire vergine, non è giusto! E allora che dovrei fare? Uscire allo scoperto? Mah! Così mi linciano e la storia è finita in gloria! E poi questa storia del coming out è tutto un imbroglio. Una cosa è l’interesse della santa causa gay e una cosa è l’interesse del singolo ragazzo. I martiri fanno bene alla causa ma fanno malissimo a chi ci va di mezzo, e io non voglio fare il martire. Per un ragazzo uscire allo scoperto non è facile ed è molto pericoloso, figurati per un uomo di 36 anni! In un ambiente come quello dove lavoro io mi costringerebbero ad andarmene, con un po’ di pubblicità la santa causa ne guadagnerebbe e io sarei fregato! Ma la causa gay esiste in funzione dei gay o i gay esistono in funzione della santa causa? Qui mi pare proprio che le parti in commedia si siano capovolte. Mi piacerebbe sapere di qualcuno che questo benedetto coming out l’ha fatto, ma non qualche miliardario o qualche divo del cinema in America, ma qualcuno come me qui da noi. Ma perché i gay felici sono solo quelli ricchi e americani? Chissà poi se  vero, però qui da noi di gay ce n’è poco e niente. Sì, internet è pieno ma solo internet. In fondo il mondo gay in rete esiste solo dove c’è la copertura dell’anonimato, anche adesso, anche nel XXI secolo, se non ci fossero le norme sulla privacy, che sono una delle pochissime cose intelligenti di questi ultimi anni, almeno dal mio punto di vista, la caccia alla streghe sarebbe ricominciata. Chissà perché, ma la gente ha l’istinto atavico della caccia alla streghe, in teoria si diventa più civili ma in pratica la caccia alle streghe continua! E io sono la strega che si nasconde! Se ci fosse la caccia alla volpe io sarei la volpe! Ma io odio la caccia! Alle streghe, alle volpi, a tutto quello che volete voi! … però la caccia c’è e io mi posso solo nascondere. Come sarebbe bello un mondo diverso da questo, certe volte mi perdo nella fantasia a pensare a come sarebbe bello, un mondo libero, un mondo in cui si potesse andare da un ragazzo per dirgli: mi sono innamorato di te! Lui magari ti risponderebbe: mi dispiace, sono etero e quindi non se ne può far nulla. Come sarebbe bello se uno scambio di battute del genere fosse possibile senza conseguenze negative di nessun genere, proprio come la cosa più naturale del mondo, discorso finito e amici come prima, e invece no! Non si può… è assurdo ma dire a qualcuno: io mi sono innamorato di te è l’offesa peggiore che si possa fare e il motivo è che non sei etero. Quando da bambino sentivo parlare dei marziani non ho mai pensato che fossero cattivi ma sempre che fossero meglio di noi, più civili. Nei film in cui si vedevano combattere i marziani contro i terresti io parteggiavo per i marziani, e per questo mi hanno preso per stupido tante volte… tutti parteggiavano per i terresti e in invece mi incaponivo a parteggiare per i marziani! Poi cresci e capisci perché, ma mi succedeva pure tra Indiani e cow boy io stavo sempre dalla parte degli Indiani. Uffa! Adesso quello str… di Emilio si starà divertendo e io invece devo stare qui a rodermi il fegato. Che faccio? Esco? E dove vado? Se telefono a qualcuno dopo rompo le scatole… e allora niente, aspetto! E’ la cosa che faccio più frequentemente. Prima ho aspettato di avere 18 anni perché chissà che cosa sarebbe successo dopo… ma non è successo niente… poi l’università… tu pensi: lì qualche bel ragazzo lo bacchi di sicuro! … E invece ciccia! E da me ce n’erano, ma che fai? Li abbordi? Ovviamente no! Almeno mi sono risparmiato una serie di figuracce. Io li guardavo, questo s’, ma stando molto attento che non se ne accorgessero perché quando stai guardando qualcuno che non se lo aspetta e ne incontri lo sguardo l’imbarazzo è terribile, quello ti guarda come se ti avesse beccato a rubare qualche cosa. Qualche volta mi è capitato e mi sarei andato a nascondere. Un po’ di amici all’università li ho trovati, sì, ma tutti etero, anche lì, di gay nemmneo l’ombra! E che ci fai con degli amici così? Voglio dire con degli amici etero, li stai a sentire, fai finta di interessarti, al massimo qualche pizza la sera ci scappa, ma proprio in via eccezionale e poi? … E poi basta! Come sempre. Ti accorgi che non c’entri un cavolo e in fondo lo sapevi benissimo sin dall’inizio. E allora che ci resta? La fantasia e internet, sempre meglio di niente. Come avranno fatto quelli delle vecchie generazioni, forse per loro doveva essere pure peggio. Io adesso, a parte il porno, trovo pure qualcosa di gay serio su internet, c’è un forum JustUsBoys che è veramente bello, una cosa che colpisce, ha dei moderatori che controllano bene la situazione e la gente che ci gira mi piace molto, c’è autoironia, rispetto reciproco, insomma, se leggo una cosa del genere posso capire che cosa pensano i ragazzi gay veri, e non solo i ragazzi, perché c’è pure gente di 60 anni e oltre, è bello perché c’è solidarietà, c’è rispetto. Però quello è un ambiente molto selezionato. Su certi forum, di casa nostra la cosa è deludente: maleducazione, stupidaggini di tutti i tipi, pubblicità impropria e poi banalità terribili, tutta recita, come se essere gay fosse lo stesso che vivere in un film porno, ma non è lo stesso, non c’entra proprio niente, mah! Ci sarà mai un forum gay serio in lingua italiana? Io non credo. E poi, per tornare al discorso di prima, c’è una cosa che mi fa rabbia: probabilmente, e magari pure a due passi da qui, ci sono altri ragazzi che vorrebbero le stesse cose che voglio io ma che comunque non possono uscire allo scoperto… ma ti pare giusto? Dice, sì, ma se vogliono possono, certo, se hanno voglia di rischiare, ma perché uno deve avere qualcosa da rischiare per vivere la vita sua! Dico vivere solo la sua vita, mica fare chissà che cosa! Mannaggia, mi ricordo che qualche girono fa ho sentito un ragazzo che diceva che un gay se è un vero uomo deve fare il coming out, altrimenti è un verme! Io a quello gli avrei dato in ceffone! Ma che ne sai tu! Ma che pontifichi a fare! Tu sai quello che devo fare io! Ma come ti permetti! ma chi sei! Sai, i ragazzetti che hanno capito tutto, e poi più sono giovani più sono arroganti e cretini! Perché tanto sono arroganti solo a parole, predicano e basta, ma a predicare siamo buoni tutti. Io non ho mai dato lezioni a un etero su come si conquista una ragazza, io di quelle cose non ne so niente e non sopporto che un ragazzetto etero che c’ha più spocchia che cervello mi venga a dire come si fa il gay. Io lo so come si fa il gay: si fa male! Ma è così che si fa e non accetto lezioni da nessuno!

E adesso che faccio? Che combino? C’avrei pure da lavorare ma non mi va, la televisione oggi non è un gran che, ma quasi sempre non è un gran che, allora internet, mia ultima risorsa, l’ultima spiaggia, ma oggi è sabato e il sabato e la domenica tutti si vanno a divertire e in rete non c’è nessuno, nemmeno per fare una chiacchierata stupida su MSN. Oggi e domani tutta noia!

Mi sono stufato pure di scrivere queste pagine di diario, tanto non serve a niente! E poi se si scrive si deve scrivere di qualche cosa. Quelli che si innamorano sanno di che cosa possono scrivere ma io posso scrivere solo del nulla. L’orgoglio gay! Bello! Bellissimo! Ma che cos’è? Esiste?E orgoglio di che? Di essere gay? Forse di esserlo in un altro modo, perché orgoglio di essere gay come lo sono io non vedo proprio come ce ne possa essere. E quanto all’innamoramento che cos’è? Un alto motivo di depressione! Mi innamoro, sì, e allora? Tanto la cosa me la devo tenere per me, io non mi posso innamorare di un ragazzo vero, io mi devo innamorare di un’immagine, di un personaggio di un libro, di cose del genere, di una fotografia, di uno che vedo per strada, mi innamoro? Mah! Li posso guardare, quello forse, e poi è tutto finito. Niente altro! Se l’innamoramento è questo dovrei provare a disintossicarmi. In realtà mi sento già disintossicato, dieci anni fa credevo ancora alla befana e mi sono preso delle cotte tremende, naturalmente tutte verso le persone sbagliate, poi, piano piano, a forza di mazzate, voglio dire di delusioni, lasci perdere; quando lasci perdere la prima volta è terribile, ti crolla il mondo addosso, ti sembra che nessuno ti capisce, cioè capisci che nessuno ti capisce perché è vero che nessuno ti capisce, poi la seconda volta ti illudi di nuovo che qualche cosa possa cambiare e ci riprovi, con più prudenza ma ci riprovi, in pratica già ci credi di meno, quando arriva la seconda mazzata sei già più preparato, se ti capita la terza volta ormai sei proprio esperto, in sostanza non ci credi più nemmeno all’inizio, cioè mi spiego meglio, non è che non ci credi, ma non provi a forzare nulla, ad accelerare nulla, stai al balcone a vedere come va a finire, ma con un po’, un bel po’, di distacco, sai che se ne viene fuori qualcosa tu ci sei e sei disponibile, ma se non ne viene niente da sé si può benissimo lasciare perdere. E poi prima ti innamori dei ragazzi più belli, poi ti passano queste fantasie e aspetti di innamorarti, più o meno relativamente, di qualcuno che almeno ti viene a cercare, di qualcuno che almeno ti telefona qualche volta. Insomma bisogna cominciare a metter da parte l’idea dell’amore gay! Paradossale ma è così! Ci può essere, sì, in teoria ci può essere, ma in pratica? Perché è solo la pratica che conta, anche se a capirlo ci metti tutta la vita. Io adesso mi sento vaccinato, non prendo cotte pesanti da più di otto anni, adesso anch’io coi ragazzi in sostanza ci gioco, tanto come va a finire è scontato in anticipo! Dalle ragazze mi tengo a debita distanza, sai, non vorrei finire pure in pasticci più grossi, ma coi ragazzi mi diverto, mi diverto nel senso che li prendo in giro, li sfotto quando si danno le arie, quando dicono di sé grandi cose, la mia rispostina è sempre ironica, tagliente, certe volte credo che non mi sopportino proprio, sai in genere ai ragazzi piace sentirsi valorizzati e invece io ci godo a metterli in crisi, a metterli in ridicolo, se fanno una citazione sbagliata li rimbecco subito, se la sparano troppo grossa li guardo con un sorrisetto di compatimento, insomma, cose del genere. Poi, certo non mi posso aspettare chissà che cosa, ma tanto non mi sarei potuto aspettare chissà che cosa in nessun caso, quindi tanto vale divertirsi un po’! Loro pensano che il mio comportamento venga da una forma di odio nei loro confronti, comunque meglio che pensino questo che altro. L’odio è normale, l’amore no! Bello! Ogni tanto sparo sentenze da manuale! … Tanto a me un’altra cotta non mi capita più! … Finito! Chiuso! E senza nemmeno sconti di fine stagione. La fantasia sì, quella ci resta, le cose me le immagino, me le sogno… uno bellissimo, e soprattutto innamorato di me, già a dirlo mi viene da ridere: innamorato di me! Paradossale! Credo che nessuno si sia mai innamorato di me, nemmeno una ragazza. C’hanno tutti di meglio da fare ecco, poi c’è ancora una cosa dei ragazzi che non sopporto: sono arrivisti, qui non credo nemmeno che sia questione di gay o etero, sono arrivisti tutti, la loro vita la vogliono capitalizzare, la vogliono fare rendere al meglio, se la gestiscono come un investimento, è ovvio che tutto questo con l’amore non ha nulla a che vedere e poi si ritrovano a 40 anni coi matrimoni falliti e con una marea di frustrazioni che non dicono nemmeno a se stessi, quanto ai gay, più o meno è lo stesso: prima tutto il resto e poi la vita effettiva, almeno credo, perché di gay dichiarati non ne ho visti mai e questo potrebbe essere un ottimo motivo, anzi credo proprio che sia un ottimo motivo. Come puoi pensare a stare con un altro ragazzo quando devi pensare a fare soldi e ad essere il più dritto, il più furbo, il più disponibile a tutto pur di essere il primo! In queste condizioni l’amore non cresce proprio. Pure con me c’hanno provato. Voglio dire che pure io ho dovuto subire un’educazione del genere, emulazione, concorrenza, arrivismo, do un des, ecc. ecc. Ma con me sono cascati male! A scuola non sono mai stato un gran che, non ero proprio una schiappa ma non ero un gran che e me l’hanno fatto pesare tante volte. Una ragazza non l’ho mai avuta e mi hanno fatto pesare tantissimo anche quello, i miei ci provano ancora ad appiopparmi la ragazzetta che pare a loro, ma vedi un po’, sempre scelta tra i parenti ricchi! Una cosa da fare schifo! Ancora non si sono rassegnati! Mi dicono che sono “ancora” in tempo! E quell’ancora mi suona così sinistro che non lo voglio sentire proprio. Perché pure nella scelta della moglie c’è la graduatoria. Mio cugino s’è sposato a 22 anni pochi mesi fa, innamorato non so se lo fosse realmente ma sai, spingi da una parte e spingi dall’altra, secondo me, s’è fatto incastrare, lui è etero spaccato, quindi non è proprio tragica, però secondo me la moglie se la poteva trovare da solo, ma adesso c’ha l’appoggio dei suoceri, la casa dei suoceri, la casa in campagna dei suoceri, la seconda macchina dei suoceri, secondo la logica dei miei: che cosa può desiderare di più? Ho provato a dire ai miei che mio cugino si è fatto comprare dai suoceri, perché è proprio quello che penso, e loro mi hanno risposto dandomi dello stupido, che è quello che dicono quando non hanno assolutamente niente di meglio da dire. A me, certo non mi compra nessuno! Ormai ho 36 anni e non 22, non sono bello, anzi! Quindi mi potrei vendere al mercato dell’usato anche se sono a Km 0! ma non mi comprerebbe nessuno nemmeno così! Ogni tanto me lo sogno veramente qualche ragazzo caruccio che si ferma a parlare con me, ma lasciamo stare i sogni! Qui ormai ci sono altri problemi. Siccome all’amore (che parolona!) non ci si può pensare, tanto vale pensare al concreto, a comprarmi una casa, ecco, questo, adesso, è il mio vero sogno. Non per l’idea della proprietà, ma soprattutto per andarmene da casa. Casa mia non la sento più mia nel vero senso della parola, perché a casa non posso essere me stesso. Se compro qualche libro gay lo devo nascondere e a 36 anni una cosa del genere è umiliante, quanto al resto c’è il computer con internet che può avere anche la password e il mio computer e super-blindato, così, chiunque venga a casa c’ha poco da mettere becco. Perché i miei metterebbero le cose mie tutte in mano a chiunque, se viene uno dei cugini (ne ho sei!) loro gli dicono che se vuole usare il mio computer è liberissimo di farlo, e allora io ci ho messo le password, adesso hanno un profilo per ciascuno, loro non possono accedere al mio profilo ma io (l’amministratore) posso accedere al loro e non vi dico quello che ho trovato! Perché sono pure broccoli e non sanno nemmeno che possono cancellare le tracce della navigazione. Io in queste cose sono un esperto! Mio cugino Simone ha 19 anni e che vada a cercare le ragazzette in internet mi sembra naturale, ma mio cucino Marco, quello che si è fatto comprare dai suoceri, è sposino fresco, non sono passati nemmeno sei mesi, lui non ci dovrebbe andare a cercare certe cose e invece ci va! Ci va eccome! E lascia una marea di tracce! Si è perfino iscritto a una chat erotica e siccome non si è registrato tramite il mio computer, perché non ho trovato traccia della registrazione ma solo del log in, vuol dire che in genere ci accede da altri computer… e qui io ho fatto una cosa perfida, ho registrato e salvato tutto, con Marco vado d’accordo e non ho nessuna intenzione di usare queste informazioni, anche se forse dovrei perché la moglie probabilmente crede ancora alla befana, quando stanno insieme sembrano proprio due piccioncini, ammesso e non concesso che pure lei non si cerchi gli uomini in rete, perché nei matrimoni combinati per questioni di quattrini può succedere di tutto. Ma a ogni buon fine io ho tenuto traccia di tutto il materiale a luci rosse di Marco e del Nick, purtroppo non della password che non è accessibile, ma ce n’è abbastanza, se il al buon Marco venisse in testa un giorno o l’altro di mettermi nei guai avrei sempre un asso nella manica. Lo so che è viscido, però: amore con amor si paga! Di me invece nessuna traccia! Né sul computer né altrove. Dovrei lavorare nei servizi segreti, mi verrebbe spontaneo! Ho un mio armadio chiuso a chiave con una serratura come si deve e una sola chiave che tengo in tasca, l’altra la tengo in dove lavoro. Ufficialmente, a casa, si sa che lì ci sono le carte che mi servono per l’ufficio, come se qualcuno si potesse portare i fascicoli a casa! Ma tanto a questo punto non ci arrivano e io sto tranquillo. Naturalmente in quell’armadio c’è di tutto: libri, CD di foto, file miei ecc. ecc., tutta roba che non deve andare in giro. La roba segretissima l’ho messa su un file di upload e io solo so dove… quindi pericolo zero! Certo a dover fare queste cose mi vergogno un po’, cioè non si tratta di vergogna, diciamo che mi fa rabbia, però è così. Qualche volta ho provato a pensare che si potrebbe anche fare questo benedetto coming out ma poi si tratta di andare così dichiaratamente contro la mentalità comune che ho messo da parte l’idea, invece sogno che qualcuno faccia con me il suo coming out, allora, credo che mi deciderei anch’io. Anche qui amore con amor si paga! Ma forse non avrei il coraggio di uscire allo scoperto nemmeno di fronte alla dichiarazione esplicita di un altro, anzi, penso che non lo farei.

Cha faccio? Provo internet? Alla fine pure quelle cose hanno finito per perdere interesse… il sesso in rete! Mah! Un’altra trovata per fare quattrini, perché la finalità è solo quella, praticamente tutto, pure il sesso gay virtuale si vende e si compra e forse si vende meglio di quello etero perché il sesso etero reale esiste e di quello virtuale se ne può fare a meno, ma il sesso gay reale è più un’ipotesi che una realtà e quindi i surrogati si vendono meglio. Bello! Molto bello! Ma perché non sono nato etero! Scherzo, ovviamente, questo è il mio mondo, bene o male che sia, è il mio mondo, e non lo cambierei con niente altro per nessuna ragione.

FANTASIE DI UN GAYultima modifica: 2007-09-02T16:54:36+02:00da gayproject
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